Home Cronaca Rapine in villa nel reggiano: il DNA “incastra” due modenesi

Rapine in villa nel reggiano: il DNA “incastra” due modenesi

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Mentre i cani delle vittime sono riusciti a scongiurare la rapina in villa mettendo in fuga i due malviventi, nonostante avessero al seguito anche un grosso osso per distrarli, le indagini dei Carabinieri della Stazione di Castellarano –  grazie al supporto scientifico dei colleghi del RIS di Parma – hanno consentito di assicurare alla giustizia i due balordi che la notte del 30 aprile dello scorso anno tentarono l’assalto alla villa di una commerciante di Castellarano. Questa vicenda di cronaca ha visto i Carabinieri di Castellarano denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia due modenesi, un 22enne di Sassuolo ed un 27 di Formigine entrambi con specifici precedenti di polizia, chiamati a rispondere del reato di concorso in tentata rapina.

E’ stato l’insistente abbaiare dei cani che poco prima delle 23,00 del 30 aprile dello scorso anno ha indotto una commerciante ad allarmarsi chiamando al cellulare il figlio per farlo tornare a casa in quanto preoccupata, essendo la villa peraltro ubicata in zona isolata di una frazione del comune di Castellarano. Nel rincasare il figlio ha notato una autovettura Opel Astra di colore grigio, di cui ne annotò il numero di targa, accorgendosi che due sconosciuti disturbati dal suo arrivo uscivano dai campi circostanti dove si erano nascosti e balzando a bordo dell’auto, fuggendo. Quindi l’allarme al 112 con i carabinieri di Castellarano che intervenivano sul posto avviando le indagini. Preliminarmente si accertava che il numero di targa dell’auto in fuga, apparteneva alle targhe di un’autovettura rubate a Formigine il 9 aprile precedente. Nel corso del sopralluogo i carabinieri tra l’erba dei campi adiacenti alla casa, dove i malviventi si erano appostati per osservare i movimenti degli abitanti della villa e quindi agire alla favorevole occasione, rinvenivano un caricatore per pistola poi risultato essere del tipo utilizzato per il soft air, un laccio annodato a fiocco appartenente ad una mascherina sanitaria e un osso probabilmente da utilizzare per distrarre i cani di guardia alla villa.

La svolta investigativa è arrivata quando i Carabinieri hanno rinvenuto, in località Tressano di Castellarano, le targhe rubate che venivano sequestrate unitamente a ritagli di nastro adesivo utilizzato per sostenere le targhe a copertura di quelle dell’autovettura utilizzata nel tentativo di rapina. I reperti venivano trasmesso ai Carabinieri del RIS di Parma che attraverso le indagini tecniche di tipo biologico eseguite sul nastro adesivo evidenziavano un profilo genotipico ricondotto a un 22enne di Sassuolo, peraltro con precedenti specifici in tema di rapine in abitazione. Nel proseguo delle indagini i carabinieri di Castellarano risalivano al complice identificato nel 27enne di Formigine,  peraltro intestatario di un’autovettura Opel Astra di colore grigio identica a quella utilizzata per la fuga a seguito della tentata rapina.

Chiuso il cerchio i due sono stati denunciati alla Procura reggiana.