Presentato oggi alla Sala “Matilde di Canossa” dell’Albergo delle Notarie il rinnovo del finanziamento quinquennale da parte della Fondazione Giulia Maramotti al progetto “Linfocare”per la ricerca sui linfomi, promosso dall’Ematologia dell’Azienda Ospedaliera S. Maria Nuova di Reggio Emilia e coordinato dal dr. Francesco Merli.
Ogni anno l’Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova accoglie circa 130 nuovi casi di linfoma, provenienti anche da altre regioni d’Italia.
Il linfoma è un tumore che prende origine dal tessuto linfatico che, diffuso in tutto il corpo, svolge una fondamentale funzione di difesa dell’organismo da agenti estranei (batteri,virus ecc.). Le cause dei linfomi sono, nella maggioranza dei casi, sconosciute: questo rende molto importante ampliare le possibilità di ricerca. Sebbene l’età media dei pazienti affetti da linfoma sia superiore a 60 anni, alcuni tipi istologici, come il Linfoma di Hodgkin, interessano anche pazienti in età giovanile.
Dal 2002 la Fondazione Giulia Maramotti è a fianco dell’Ematologia con donazioni annuali al Gruppo Amici Dell’Ematologia (GR.A.D.E.), e ha permesso dal 2007 di attivare sul territorio reggiano il Progetto Linfocare finalizzato a sviluppare la ricerca clinica e di laboratorio sui linfomi nel nostro Ospedale.
Il Progetto Linfocare ha raggiunto, nel corso dell’ultimo quinquennio, i seguenti obiettivi:
• Formazione di un gruppo di 3 biologi molecolari dedicati alla ricerca “di base” sui linfomi (attività iniziata nel 2008). Un progetto presentato dal dr. Raffaele Frazzi, responsabile del gruppo, si è aggiudicato un finanziamento di 175.000 euro vincendo il bando “Ricerca finalizzata-Giovani Ricercatori” del Ministero della Salute.
• Creazione di una “tissue bank” e di una “sieroteca” dei linfomi, cioè raccolta e conservazione del tessuto, del DNA, dell’RNA e delle proteine prodotte dalla neoplasia. La capacità di raccolta e conservazione rappresenta una possibilità in più di sviluppare approcci terapeutici sempre più mirati ed efficaci.
• Istituzione di un Data Center (costituito da 3 data manager e 1 consulente per la ricerca) per la gestione e la raccolta dati degli studi clinici in collaborazione con i più importanti gruppi cooperatori nazionali ed internazionali. Grazie a questa struttura la produzione scientifica dell’Ematologia dell’ASMN sui linfomi nell’ultimo quinquennio è cresciuta del 51% rispetto ai 5 anni precedenti.
• Prosecuzione degli incontri quindicinali multidisciplinari del Gruppo Linfomi* (ematologi, anatomopatologi, laboratoristi, radiologi, medici nucleari, radioterapisti), iniziati nel 2002, su tutti i nuovi casi di linfoma.
Sulla base dei risultati raggiunti, il Progetto Linfocare, grazie al sostegno che la Fondazione Giulia Maramotti intende rinnovare con uno stanziamento di 600.000 euro per gli anni 2012-2016, si prefigge di consolidare l’attività intrapresa, a maggior ragione dopo che l’Arcispedale S.Maria Nuova ha acquisito laqualifica di IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico).
Questi gli obiettivi principali per il prossimo quinquennio:
• Divenire centro di riferimento della Fondazione Italiana Linfomi (FIL) per la raccolta ed elaborazione dei dati sui linfomi dell’anziano.
• Attivare studi clinici per pazienti con linfomi “rari”.
• Aggiornare il percorso diagnostico-terapeutico per i pazienti affetti da linfoma basato sulle più moderne conoscenze cliniche e patologiche.
• Attivare studi sulla regolazione epigenetica di marcatori che controllano la proliferazione dei linfociti.
• Promuovere corsi per giovani ematologi sui linfomi (“I linfomi dell’anziano”; Reggio Emilia 12-13 Aprile).
* Composizione del gruppo di lavoro multidisciplinare sui Linfomi: un ematologo, coordinatore del gruppo (dr. Francesco Merli), tre ematologi dedicati prevalentemente all’attività clinica (dr.ssa Fiorella Ilariucci; dr.ssa Isabel Alvarez; dr.ssa Angela Ferrari); due patologi esperti in emolinfopatie maligne (dr. Riccardo Valli; dr.ssa Magda Zanelli); un radiologo esperto in TAC (dr.ssa Chiara Coriani); un radiologo esperto in agoaspirati di linfonodo sotto guida ecografica (dr. Cesare Balli); due medici nucleari esperti in PET/CT (dr. Annibale Versari; dr. Massimiliano Casali); due radioterapisti (dr.ssa Cinzia Iotti; dr.ssa Patrizia Ciammella); un laboratorista esperto in valutazione morfologica (dr.ssa Rosina Longo); un laboratorista esperto in citofluorimetria e biologia molecolare (dr.ssa Laura Albertazzi); tre data manager (dr.ssa Caterina Mammi; dr.ssa Elisa Barbolini; dr.ssa Sara Rubagotti); un consulente per la ricerca (dr. Stefano Luminari).