Home Lavoro Sassuolo, “disoccupazione over 40 un vero dramma”: il commento dell’Assessore Barbieri

Sassuolo, “disoccupazione over 40 un vero dramma”: il commento dell’Assessore Barbieri

# ora in onda #
...............




Giorgio_Barbieri_8“Caro assessore, sono un padre di famiglia migrato negli anni sessanta dalla Puglia, ho solo la terza media e ho 48 anni, sposato con 3 magnifici bimbi piccolini, disoccupato io e mia moglie, abito nel quartiere Ancora sono in affitto e pago 600 al mese, ma da qualche mese non riesco a pagare l’affitto, volevo chiederle perché non si parla mai degli over 40 disoccupati, siamo nel limbo senza speranza, nessuno parla di noi, nessuno pensa a noi, ho fatto centinaia domande di lavoro e decine di curriculum, ma mai nessuno ha risposto.

Cosa dobbiamo fare metterci la corda al collo? Comunque se lei rispondesse alla mia mail per me significa molto, nel senso che le mie parole non sono andate al vento e che forse c’è qualche speranza”.

“Questa e- mail – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali Giorgio Barbieri – l’ho ricevuta nei giorni scorsi da un nostro concittadino e mette in risalto una questione tanto importante quanto, purtroppo, sottovalutata dal punto di vista politico e mediatico a livello nazionale. Dopo aver risposto al cittadino posso fare alcune considerazioni generali sul tema.

Attualmente in Italia – dice Barbieri – si tende ad identificare la disoccupazione con la disoccupazione giovanile, ma c’è un’altra disoccupazione, quella adulta, un drammatico fenomeno sociale in continua crescita, ad oggi abbiamo oltre un milione e mezzo di persone che vivono questo dramma. Gli over 40 che perdono il lavoro non riescono più trovare occupazione, spesso si definiscono “scarti“ troppo vecchi per trovare un posto e troppo giovani per andare in pensione.

Devo dire che anche nella nostra città – aggiunge – sono in forte aumento e anche agli sportelli dei servizi sociali si recano tantissime persone over alla ricerca di lavoro.

Se la disoccupazione giovanile tarpa le ali ai nostri ragazzi, impedendo loro di progettare e costruire il proprio futuro, la disoccupazione adulta si abbatte sulle persone sradicando vite, distruggendo famiglie e, se non si è assistiti da parenti o amici e se non si dispone di adeguate risorse, è la morte civile, il nulla.

La disoccupazione giovanile e quella adulta sono due facce della stessa bruttissima medaglia: vite sospese e interrotte, umiliate da una precarietà assoluta che giorno dopo giorno avvelena l’esistenza, negando il presente e il futuro a intere generazioni, genitori e figli.

La disoccupazione adulta è spesso sconosciuta, quella di cui più si tace: ricordo che essere disoccupati da adulti spesso vuol dire non riuscire far fronte alle scadenze economiche più impellenti, rate del mutuo, canoni di locazione, bollette di acqua, luce, gas, spese per la salute della famiglia, per l’istruzione dei figli, le stesse spese alimentari.

Ci sono poi alcuni disoccupati che si recano ai nostri sportelli che, per la mancanza di ammortizzatori sociali, rischiano di finire letteralmente per strada.

Vengo alla politica. Secondo il mio modesto parere – commenta l’Assessore – la prima cosa che le istituzioni devono e dobbiamo fare è non abbandonare a se stessi questi disoccupati adulti, per troppo tempo questo tipo di disoccupazione è semisconosciuta dalla politica, trascurata dai sindacati e a lungo sottaciuta dai mass media.

Il governo dovrebbe istituire un reddito minimo garantito per contrastare la povertà e il sostegno al reddito, in Europa abbiamo la maglia nera infatti solo noi Grecia ed Ungheria non l’abbiamo introdotto. La classe politica, le parti sociali e ancor di più il decreto Salva Italia, si sono dimenticati di questi lavoratori precari e/o disoccupati over 40 , se poi ad essere colpito è il genere femminile o le coppie separate, la cosa diventa ancora più grave e gli effetti risultano molto più dirompenti rispetto ai giovani.

In conclusione dico che tutti noi dobbiamo fare qualcosa di concreto per queste categorie di lavoratori prima che sia troppo tardi.

Perché esiste un altro aspetto – conclude l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Giorgio Barbieri – il problema psicologico: alzarsi la mattina a 45 anni e vedere i figli che vanno a scuola, la moglie che va a lavorare e starsene a casa disoccupato, porta queste persone ad una perdita di autostima notevole oltre che ad un rischio di cadere in depressione e patologie connesse”.