Con la chiusura del Coni di Modena si pone il problema di come «garantire le attività di programmazione e promozione sportiva proprie del Comitato» allo scopo di «attenuare gli effetti controproducenti per il mondo dello sport del processo di centralizzazione del Coni». E’ l’appello lanciato dal Consiglio provinciale di Modena che nei giorni scorsi ha approvato all’unanimità un documento, presentato da Fabio Vicenzi (Udc), sul futuro dello sport a Modena in vista della chiusura dei comitati provinciali del Coni.
Nel documento si ricorda che il Coni di Modena ha sempre collaborato con la Provincia, enti locali e associazioni allo scopo di promuovere lo sport sul territorio e nelle scuole, contribuendo a costruire una rete che, con la chiusura dei comitati, «potrà subire un netto ridimensionamento» con particolare riferimento all’attività nelle scuole grazie alle iniziative come i Giochi della gioventù, i Giochi studenteschi, Giocasport, il Progetto disabili e le iniziative di “alfabetizzazione motoria”. Per questo la Provincia deve «sostenere la riorganizzazione del sistema sportivo al fine di garantire la diffusione del diritto allo sport per tutti come valore sociale, formativo ed educativo».
La riforma, inoltre, si legge nel documento, penalizza la rete dei volontari e non chiarisce gli interrogativi sul futuro delle strutture territoriali e sul personale.
Il ruolo fondamentale dello sport nella società e soprattutto nella scuola è stato ribadito, durante la discussione, da Grazia Baracchi (Pd) che, dopo aver sottolineato «la mancanza di una legge quadro sullo sport», ha ricordato l’impegno del Coni provinciale soprattutto nella scuola primaria, «un rapporto con il nostro territorio – ha sollecitato Baracchi – che dovrà proseguire anche quando il personale del Coni di Modena sarà trasferito nella sede regionale di Bologna». Sul tema della legislazione nazionale è intervenuto anche Dante Mazzi (Pdl) evidenziando le difficoltà «dell’assenza di fonti di finanziamento certe per attuare programmi certamente importanti».