Sbagliato e forse strumentale quanto scrive la stampa in questi giorni a proposito della nostra uscita dall’aula al momento del voto, in Consiglio Comunale il 20 dicembre, quando si chiedeva il via al nuovo Piano strutturale del nostro Comune a cui non ci saremmo voluti sottrarre data l’importanza.
Non è stato un atteggiamento di protesta nei confronti di chi ha firmato l’esposto ma la manifestazione di una responsabilità di persone consapevoli della carica istituzionale che ricopre, dentro e fuori dall’aula consigliare, pure consapevoli dei rischi legali che possiamo correre con un voto al momento sbagliato.
Pende infatti in capo al Comune un esposto che accusa i Consiglieri del Partito Democratico e del Popolo della Libertà di accordi trasversali per decidere le destinazioni dei terreni e ancora oggi la magistratura non si è pronunciata.
Siamo quindi parte in causa a livello istituzionale e personale che ci sembra non si possa sottovalutare.
Avevamo chiesto al Sindaco, già a settembre, di sollecitare una risposta ufficiale o di attenderla prima di passare al voto finale ma nulla è valso per poterci mettere in condizione di votare senza rischi legali che ogni Consigliere può correre con la partecipazione al voto in Consiglio Comunale.
Ci è stato messo a disposizione dal primo cittadino soltanto un parere legale ma, riteniamo che anche se di contenuti tranquillizzanti per noi, non possa essere una risposta definitiva ai rischi a cui siamo esposti.
Avremmo voluto partecipare al voto responsabilmente per un argomento di tale importanza ma, la fretta, ci ha messo in condizioni di non poterci esprimere e, necessariamente, uscire dall’aula.
(Valerio Giacobazzi Capogruppo del gruppo politico Il Popolo della Libertà)