Home Bassa modenese Emergenza sfratti: contributi anche per il 2013. Ai comuni terremotati il 35%...

Emergenza sfratti: contributi anche per il 2013. Ai comuni terremotati il 35% dei fondi regionali

# ora in onda #
...............




economia_affittiSarà attivo anche nell’anno 2013 e avrà a disposizione un budget di 940 mila euro il protocollo “salva-sfratti”, promosso dalla Provincia di Modena e sottoscritto la scorsa primavera dalla Regione Emilia Romagna, dalle Fondazioni bancarie del territorio (Modena, Mirandola, Carpi e Vignola), dai Comuni modenesi e dalle parti sociali per supportare le famiglie che, a causa della crisi economica, non riescono a pagare il canone della propria abitazione, rischiando lo sfratto per morosità.

«L’emergenza abitativa – spiega l’assessore provinciale alle Infrastrutture e Sviluppo del territorio, Egidio Pagani – costituisce, nell’attuale crisi economica, uno dei fattori di maggiore e crescente tensione sociale che interessa ampi strati della popolazione. Per questo, dopo un monitoraggio sui primi sei mesi di applicazione del protocollo, si è deciso di apportare alcune modifiche per ampliare il numero dei beneficiari. Per il 2013, infatti, si è deciso di estendere a 17 mila euro il reddito Isee per poter presentare la domanda di contributo, e di ammettere anche quelle famiglie che si trovano nell’impossibilità di pagare regolarmente il canone di locazione, pur non avendo ancora ricevuto formalmente lo sfratto dal proprietario dell’abitazione».

Dall’inizio dell’applicazione del protocollo sono pervenute alla Provincia richieste di contributo presentate dai Comuni di Modena, Formigine, Maranello, Pavullo, Fiorano e Novi di Modena. Riguardano oltre 20 nuclei familiari colpiti da sfratto esecutivo per morosità, ai quali sono stati liquidati complessivamente circa 100 mila euro. «Una quota di risorse – spiega ancora Pagani – pari a circa 55 mila euro sarà destinata per soddisfare le richieste per il 2012 di coloro che hanno ricevuto una procedura di sfratto per morosità convalidata dal tribunale e per esaudire le pratiche che i Comuni stanno elaborando. Per l’anno 2013 resta a disposizione una cifra significativa, pari a 940 mila euro, per sostenere i nuclei familiari che si trovano in una situazione di morosità nel pagamento del canone di affitto o sono colpiti dal provvedimento di sfratto per morosità».

Le linee operative e la bozza del nuovo protocollo salva-sfratti 2013 sono state condivise da tutti i componenti del tavolo di concertazione, composto dai rappresentanti dei Comuni capo distretto, dai sindacati di categoria, dalle associazioni dei proprietari e rese note a tutti i Comuni durante la Conferenza delle Autonomie Locali del 17 dicembre scorso.

Al sostegno delle politiche abitative, con un’attenzione particolare ai Comuni colpiti dal terremoto, è rivolto poi un altro intervento della Provincia, finanziato da fondi regionali pari a 683 mila euro. «Queste risorse, finalizzate sempre alle famiglie che non riescono a pagare il canone d’affitto, verranno destinate per il 35 per cento ai distretti che hanno al loro interno i 18 Comuni terremotati – spiega ancora Pagani – La somma restante verrà suddivisa tra gli altri distretti della provincia. La suddivisione dei fondi, che verranno assegnati ai Comuni capidistretti e da questi redistribuiti ai Comuni, è stata fatta sulla base del numero di sfratti emessi nell’anno 2011, delle domande ammesse a contributo per il pagamento dell’affitto e della popolazione residente».

rip_affitti

CHI PUÒ ACCEDERE AL FONDO – I CONTRIBUTI AI PROPRIETARI, CHE RIDURRANNO IL CANONE

I destinatari del Fondo sono le famiglie che a causa della crisi economica non riescono a far fronte al pagamento del canone di locazione della casa. Per poter accedere al contributo – che potrà arrivare alla cifra massima di seimila euro, in rapporto al reddito familiare – la famiglia interessata dovrà avere un valore ISEE anno 2012 oppure in corso di validità non superiore a 17mila euro. Dovrà dimostrare di essere in situazione di morosità per le spese di affitto da almeno 4 mesi o di avere una procedura di sfratto già convalidata, di essere cittadino italiano o con carta di soggiorno valida o in corso di rinnovo, di non essere proprietario o comproprietario o altro diritto reale di godimento di beni immobili nel territorio italiano per quota pari o superiore al 50%.

I beneficiari del contributo sono i proprietari degli immobili utilizzati dalle famiglie in difficoltà. A fronte del contributo, dovranno impegnarsi a non iniziare o a sospendere le eventuali procedure di sfratto, e a garantire la presenza della famiglia in difficoltà nell’appartamento per un periodo di almeno 12 mesi. Dovranno inoltre diminuire l’importo dell’affitto o dell’indennità di occupazione dell’alloggio portandolo a livello del canone agevolato come da parametri definiti nei Patti Territoriali per tutta la durata dei 12 mesi.

IN UN ANNO 1.320 PROVVEDIMENTI – NEL 96% DEI CASI DOVUTI A MOROSITÀ DEGLI INQUILINI

Sono complessivamente 1.320 i provvedimenti di sfratto emessi in provincia di Modena nel corso del 2011, nella quasi totalità dei casi (1.273, pari al 96,4 per cento) dovuti a morosità. Nei primi sei mesi del 2012 il totale dei decreti ha raggiunto quota 524, «ma questo dato, leggermente più basso, non deve ingannare: in realtà – spiega l’assessore Egidio Pagani – i casi di ‘sofferenza’ sono ben più numerosi, e il fatto che non sempre il proprietario si rivolga automaticamente al tribunale dipende dalle condizioni di oggettiva difficoltà degli inquilini. In ogni caso – spiega ancora – il totale del 2012 sarà fortemente condizionato dal terremoto che ha interessato un’ampia fascia del territorio».

Dal 2005 ad oggi l’andamento dei provvedimenti di sfratto convalidati dal tribunale è in costante crescita, dal 2008 il numero totale è più che raddoppiato,con un picco di 1.553 casi nel 2009 .