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Approvato dalla Giunta di Formigine il piano per l’attuazione del diritto allo studio


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alunni FormigineE’ stato approvato dalla Giunta il piano per l’attuazione del diritto allo studio per l’anno scolastico 2012/2013, documento che contiene la programmazione delle azioni che il Comune annualmente mette in campo per rendere effettivo il diritto di accedere ai diversi gradi del sistema scolastico e formativo, con interventi rivolti sia alle scuole del sistema scolastico del territorio, sia direttamente alle famiglie.

Nel piano del diritto allo studio, gli oneri complessivamente a carico del Comune per garantire il funzionamento delle scuole del territorio, pari a quasi 900.000 euro, e la programmazione, l’organizzazione e l’erogazione dei servizi scolastici, come stabiliti dalla normativa per l’accesso “di base” alla scuola (trasporto, mensa, prolungamento orario, per circa 1.600.000 euro), si affiancano così ad interventi ulteriori e mirati: la valorizzazione del rapporto scuola-territorio mediante il supporto alle scuole dell’infanzia private paritarie ed ai GET extrascolastici pomeridiani, per una spesa di oltre 270.000 euro, gli interventi a sostegno delle famiglie, per oltre 140.000 euro, l’assistenza agli alunni portatori di handicap, con azioni ed interventi che sfiorano il milione di euro, il sostegno all’offerta formativa delle scuole, per oltre 80.000 euro, delineano un quadro economico complessivo che supera i 4 milioni di euro.

A queste azioni si aggiungono poi gli importanti investimenti per la costruzione e l’arredo della nuova scuola primaria del capoluogo, per quasi 9 milioni di Euro.

“Nonostante la crescente carenza di risorse da trasferimenti statali ed i vincoli di bilancio che le manovre finanziarie del Governo comportano per gli enti locali, l’Amministrazione si è posta l’obiettivo di mantenere l’offerta dei servizi, grazie anche ad interventi di razionalizzazione e riorganizzazione – spiega il Vicesindaco ed Assessore alle politiche scolastiche ed educative Antonietta Vastola  – in modo da continuare a garantire il libero accesso all’istruzione, aiutare le famiglie nel sostegno allo studio dei loro figli e più in generale a sostegno delle politiche di sviluppo delle nuove generazioni, nella consapevolezza che il cuore del sistema scolastico ed educativo poggia sulla rete dei servizi erogati dalle amministrazioni locali. Gli interventi contenuti nel piano per l’attuazione del diritto allo studio comportano tuttavia investimenti enormi, a livello finanziario, organizzativo e gestionale. Per questa ragione continuiamo a lanciare un forte segnale di allarme: a parità di condizioni, infatti, questo livello di servizi, interventi ed azioni non solo non potrà essere ampliato ma sarà destinato nei prossimi anni ad un ridimensionamento. Amministrazione, Scuola, Famiglie saranno pertanto chiamati sempre più a ridefinire le priorità di intervento, in un contesto in cui ciascun soggetto, nell’ambito delle proprie competenze, dovrà investire le proprie risorse umane, finanziarie, organizzative in modo sempre più strategico e consapevole. In questo senso anche le famiglie dovranno farsi sempre più parte attiva non solo nel concorrere a definire i bisogni dei ragazzi e l’efficacia dei servizi, ma anche nel fornire apporti significativi per la realizzazione degli interventi, in un’ottica di collaborazione tra Comune, scuola e soggetti terzi”.