Home Bologna Ceam Ascensori, sottoscritto l’accordo quadro al Tavolo di Salvaguardia

Ceam Ascensori, sottoscritto l’accordo quadro al Tavolo di Salvaguardia

# ora in onda #
...............




Si è svolto questa mattina l’incontro conclusivo del Tavolo di Salvaguardia presieduto dall’assessore provinciale alle attività produttive Graziano Prantoni per la Ceam (Costruzioni Elettromeccaniche Ascensori e Montacarichi Srl), azienda con sede a Calderara di Reno specializzata nella costruzione e nel montaggio di ascensori e montacarichi che fa parte del gruppo multinazionale Otis.

A fronte della perdurante negativa situazione economica e di mercato che ha determinato la necessità di riportare in equilibrio la gestione economica della società, Ceam Srl ha avviato una procedura di mobilità dichiarando 90 esuberi su 142 dipendenti.

Dopo un intenso lavoro di incontri e contatti fra le istituzioni, i lavoratori, le organizzazioni sindacali e l’impresa in sede di Tavolo di Salvaguardia quale “luogo” di mediazione e concertazione, alla fine dell’incontro di oggi è stato sottoscritto un accordo quadro nel quale Ceam conferma la volontà di dare continuità all’attività nel comune di Calderara e nel quale le parti si accordano per il ricorso ad ammortizzatori sociali, Cigs e mobilità, favorendo gli esodi volontari sostenuti da apprezzabili incentivi.

Al termine dell’incontro Prantoni ha affermato: “Ritengo estremamente importante l’accordo di oggi che da un parte salvaguarda l’attività nel territorio provinciale e dall’altro cerca di tutelare il più possibile i lavoratori attraverso ammortizzatori sociali conservativi e attraverso importanti incentivi. Inoltre sottolineo che tutte le parti hanno contribuito positivamente a trovare un’intesa in cui ha prevalso il buon senso e il senso di responsabilità delle parti, dopo un avvio molto teso e complicato”.

Il sindaco di Calderara di Reno, Irene Priolo, ha dichiarato: “Sicuramente le parti, grazie al lavoro svolto dal Tavolo di Salvaguardia gestito dall’assessore Prantoni, hanno siglato un ottimo accordo che ha consentito la chiusura della procedura avviata. Spiace tuttavia che una delle aziende storiche del territorio cessi la produzione pur mantenendo la sede nel mio comune e che, di fronte a situazioni come queste, non esista una cornice normativa nazionale che tuteli maggiormente le nostre industrie, di cui invece c’è grande necessità”.