“Niente ‘shopping’ per F2i senza le garanzie sulla destinazione delle future risorse finanziarie. Non accetteremo che queste vengano utilizzate per ripianare ‘buchi’ di bilancio, piuttosto chiediamo che vengano impiegate in investimenti strategici per il rilancio del sistema produttivo locale, in una fase di seria depressione. Le garanzie dobbiamo costruircele noi, anche per le riforme mancate del Governo tecnico”. Con queste motivazioni il capogruppo leghista a Palazzo D’Accursio Manes Bernardini ha presentato in Comune formale richiesta di un’udienza conoscitiva rivolta ai soci Sab, la società di gestione dell’aeroporto ‘Marconi’ di Bologna.
“A fronte dell’interessamento manifestato dal fondo F2i di Vito Gamberale e ai cambiamenti di governance della Sab, attesi dai rinnovi della Camera di Commercio di Bologna, ci sembra opportuna e urgente una convocazione di tutti i soci pubblici al cospetto delle commissioni consiliari comunali competenti, per avere diretta conoscenza dello ‘stato dell’arte’ su eventuali contatti e/o trattative in corso” spiega Bernardini.
“Il Comune, consiglio in testa, è chiamato a dire la sua nel futuro dello scalo bolognese e non può assistere passivamente a passaggi di mano di (eventuali) quote societarie o modificazioni profonde di ruoli, senza esserne preventivamente informato e coinvolto. Pretendiamo coinvolgimento e garanzie, anche perché l’assetto normativo è vecchio e inadeguato e le promesse di una riforma aeroportuale avanzate dal ministro Corrado Passera sono rimaste lettera morta. Uno dei tanti flop dell’ultimo, imbarazzante, Governo tecnico”.