Da tempo conosciamo e seguiamo le problematiche relative alle ditte insalubri, tra le quali la Sintexcal, presenti nel quartiere Navile e da altrettanto tempo sosteniamo che gli enti locali devono assumere provvedimenti a favore della tutela della salute dei cittadini residenti nell’area di questi impianti, cittadini costretti a subire una oramai annosa situazione di disagio che porta le famiglie ad uno stato di esasperazione.
Varie commissioni, varie conferenze di servizi per non parlare di segnalazioni inviate ad Arpa e ad AUSL, si sono succedute negli anni in Provincia affinchè si potesse giungere ad un provvedimento risolutivo.
Palazzo Malvezzi in queste occasioni ha concesso tempo affinche queste società potessero operare in questo tessuto urbano rispettando con dispositivi di abbattimento di emissioni diffuse e legando il provvedimento di autorizzazione ad operare sul territorio rispettando le norme di legge.
In specifico alla Sintexcal, come leggiamo da una relazione, Provincia aveva richiesto:
– completo ed organico progetto relativo all’impianto di captazione e trattamento delle emissioni diffuse;
– planimetra dell’impianto con indicazione delle aree di captazione e aspirazione dei punti di emissione;
– relative schede tecniche di questi dispositivi;
– piano di autocontrolli delle emissioni mediante olfattometria dinamica.
Provincia, in accordo con gli Enti intervenuti alla Conferenza dei servizi, avendo riscontrato che le suddette carenze persistevano e che erano ostative al rinnovo delle autorizzazioni delle emissioni in atmosfera, ha rigettato la domanda di rinnovo presentato da Sintexcal.
Concordiamo pienamente, assieme ai tanti cittadini, con la decisione assunta da Provincia, che in questa circostanza ha fornito finalmente un segno di come le Istituzioni debbano agire in difesa del bene pubblico.
Ha destato la nostra meraviglia che la stressa società abbia presentato ricorso al TAR avverso questo provvedimento, nonostante la “pazienza” dimostrata dagli enti che compongono la conferenza dei servizi, che da anni chiedevano di adempiere agli obblighi di legge in materia di tutela della salute.
Ora la società Sintexcal non sprechi denaro e tempo in avvocati, ma si conformi alle normative di legge.
In merito alle delocalizzazioni che riguardavano anche Coop Costruzioni, Valli Zabban e Sifta, ricordiamo poi al Sindaco Merola che, subito dopo essere stato eletto alla guida della città, promise con l’Assessore Gubellini, di istituire un tavolo al quale inviare tutti gli Enti coinvolti in queste tematiche, per avviare le delocalizzazioni di queste ditte insalubri che non possono più interagire negativamente sul territorio.
Che fine ha fatto il tavolo, mai istituito?
(Consigliere Provinciale UDC Mauro Sorbi)