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Modena-Mulhouse, Fondazione Fotografia viaggia in Europa

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StAntonAmArlbergIl curriculum di Fondazione Fotografia si arricchisce di una nuova importante collaborazione internazionale: la personale del fotografo altoatesino Walter Niedermayr, prodotta dall’istituzione modenese e allestita due anni fa al sant’Agostino, è ospitata in questi giorni in Alsazia, all’interno del centro culturale “La Filature” di Mulhouse.Si tratta di uno spazio prestigioso, ricavato da un’antica manifattura di cotone, che, per la sua trasformazione e le attuali destinazioni culturali, presenta analogie con l’ex ospedale Sant’Agostino di Modena e il progetto di riqualificazione che ne rivoluzionerà il volto nei prossimi anni. “La Filature” ospita al suo interno una galleria espositiva, un auditorium, sale prova e una mediateca. Sede di riferimento dell’orchestra sinfonica di Mulhouse e dell’Opera National di Rhin, dà lavoro a circa 50 addetti. Lo scambio tra Fondazione Fotografia e il centro La Filature inserisce dunque la città di Modena in uno scenario europeo in cui la cultura è anche fonte di occupazione e riveste un ruolo di primo piano.

Walter Niedermayr (Bolzano, 1952) è attivo dagli anni settanta ed è noto soprattutto per gli sterminati paesaggi innevati, riprodotti in immagini di ampio formato e in caratteristiche combinazioni multiple. La mostra ospitata a Mulhouse presenta fotografie realizzate tra il 2006 e il 2009. Apparentemente spettacolari, queste opere creano nell’osservatore una sorta di disorientamento, portando a domande sulla percezione del paesaggio e sugli effetti dell’azione umana sul contesto naturale (vedi il crinale di St.Anton am Arlberg invaso da uno sciame di sciatori, oppure come l’urbanizzazione selvaggia di Les Deux Alpes abbia trasfigurato l’intero paesaggio). In mostra anche un nucleo di opere realizzate in Iran, in cui l’artista cerca di portare alla luce la storia millenaria del territorio iraniano, insieme al suo stato attuale di paese industrializzato. L’esposizione chiuderà i battenti il 17 aprile.

(immagine: St.Anton am Arlberg – Walter Niedermayr 2009)