Dopo alcuni incontri svolti in questi giorni tra Ferrari e le RSA Fim Uilm Fismic l’unica cosa che i lavoratori hanno appreso ufficialmente è la possibilità di posticipare di un giorno la fruizione della festività di S. Geminiano: il 31 Gennaio dovrebbe diventare lavorativo, mentre 1 primo Febbraio diventerebbe festivo. Su questa proposta surreale che avrebbe lo scopo di non interrompere il ciclo produttivo della Ferrari, Fim Uilm e Fismic hanno convocato un’assemblea per domani in cui chiederanno ai lavoratori di votare democraticamente su un diritto già acquisito da decenni!
E’ sconcertante che la Ferrari avanzi tali proposte pur avendo a disposizione ogni tipo di flessibilità. Non bastano forse più i 15 sabati obbligatori imposti ai lavoratori della Ferrari con il contratto Fiat? E’ necessario sacrificare anche S. Geminiano?!
Ora si chiede ai sindacati firmatari dell’accordo Fiat e ai lavoratori di votare, in modo da immolare sull’ altare della competitività, la propria vita sociale e le tradizioni del territorio.
La logica perversa che alla fine un giorno vale l’altro è un aspetto di quel “dopo Cristo” di cui parlava Marchionne che va respinto giorno dopo giorno senza tentennamenti.
(Delegati Fiom Ferrari non riconosciuti da Fiat)