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Nasce anche a Modena la lista Rivoluzione Civile che candida Antonio Ingroia premier

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Nasce anche a Modena la lista Rivoluzione Civile che candida il magistrato antimafia Antonio Ingroia premier sostenuta da movimenti (antimafia, ambientalisti, per la pace, per i diritti e per i beni comuni) oltre che da partiti fra cui Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisti Italiani e il movimento arancione di De Magistris.

Rivoluzione Civile è l’unica opzione in campo chiaramente contraria alle politiche delle destre e alternativa a un centrosinistra subalterno alle politiche inique di Monti con cui già annuncia di volersi alleare dopo il voto.

Rivoluzione Civile è inoltre alternativa alle derive populiste di ogni genere, ben rappresentate dal movimento 5 stelle, che non mettono in discussione l’attuale modello sociale e non propongono soluzioni concrete alla crisi economica e occupazionale.

A questo appuntamento elettorale il Paese arriva dopo un anno di politiche economiche fallimentari che hanno aumentato il debito pubblico, la disoccupazione e le tasse rendendo le persone più povere e con meno diritti. Oggi le italiane e gli italiani devono decidere se proseguire le politiche di austerità realizzate da Monti con il sostegno di Pd, PdL e UdC, oppure se cambiare registro.

Noi porteremo in campagna elettorale un programma caratterizzato da alcune proposte chiave capaci di rimettere in piedi un paese stremato:

1) messa in discussione delle politiche di austerità e rigore a senso unico imposte dalla BCE e dalla Commissione Europea a partire dal Fiscal compact

2) fisco più equo che colpisca i redditi più alti: abolizione dell’IMU per introdurre una patrimoniale in modo che non siano sempre “gli stessi fessi” a pagare.

3) difesa e ampliamento dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici così pesantemente colpiti da Monti: quindi ripristino dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori e cancellazione delle controriforme del lavoro e delle pensioni della Ministra Fornero, su cui per altro abbiamo appena consegnato 1milione di firme per andare a referendum;

4) rifiuto della logica delle grandi opere come la TAV e il ponte sullo stretto per dare via a un grande progetto di riconversione ecologica dell’economia e di riassetto del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini e la riduzione del consumo di suoli agricoli;

5) difesa e rilancio del welfare, della laicità e del carattere pubblico della scuola;

6) taglio delle spese militari, a partire dai cacci F35 e ritiro delle missioni militari all’estero.

Oltre a queste proposte elemento centrale della nostra campagna sarà la ricostruzione dell’Emilia affinché al centro dei lavori del prossimo governo ci sia la copertura integrale dei danni del sisma. Questo tema sarà il primo che le nostre elette e i nostri eletti porteranno in parlamento affinché l’Emilia trovi dal nuovo Governo l’attenzione che merita.

A Modena la prima assemblea pubblica di “Cambiare si può” si svolgerà martedì 22 gennaio alle ore 20.45 presso la Sala riunioni del Windsor park in via San Faustino 155 ed è aperta ai contributi di quanti vogliono conoscere il movimento e contribuire alla sua fondazione, discutere del programma e delle priorità per il territorio modenese.

Nasce anche a Modena la lista Rivoluzione Civile che candida il magistrato antimafia Antonio Ingroia premier sostenuta da movimenti (antimafia, ambientalisti, per la pace, per i diritti e per i beni comuni) oltre che da partiti fra cui Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisti Italiani e il movimento arancione di De Magistris.
 
Rivoluzione Civile è l’unica opzione in campo chiaramente contraria alle politiche delle destre e alternativa a un centrosinistra subalterno alle politiche inique di Monti con cui già annuncia di volersi alleare dopo il voto. 
Rivoluzione Civile è inoltre alternativa alle derive populiste di ogni genere, ben rappresentate dal movimento 5 stelle, che non mettono in discussione l'attuale modello sociale e non propongono soluzioni concrete alla crisi economica e occupazionale.
 
A questo appuntamento elettorale il Paese arriva dopo un anno di politiche economiche fallimentari che hanno aumentato il debito pubblico, la disoccupazione e le tasse rendendo le persone più povere e con meno diritti. Oggi le italiane e gli italiani devono decidere se proseguire le politiche di austerità realizzate da Monti con il sostegno di Pd, PdL e UdC, oppure se cambiare registro.
 

Noi porteremo in campagna elettorale un programma caratterizzato da alcune proposte chiave capaci di rimettere in piedi un paese stremato:

1) messa in discussione delle politiche di austerità e rigore a senso unico imposte dalla BCE e dalla Commissione Europea a partire dal Fiscal compact

2) fisco più equo che colpisca i redditi più alti: abolizione dell’IMU per introdurre una patrimoniale in modo che non siano sempre “gli stessi fessi” a pagare.

3) difesa e ampliamento dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici così pesantemente colpiti da Monti: quindi ripristino dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori e cancellazione delle controriforme del lavoro e delle pensioni della Ministra Fornero, su cui per altro abbiamo appena consegnato 1milione di firme per andare a referendum;

4) rifiuto della logica delle grandi opere come la TAV e il ponte sullo stretto per dare via a un grande progetto di riconversione ecologica dell’economia e di riassetto del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini e la riduzione del consumo di suoli agricoli;

5) difesa e rilancio del welfare, della laicità e del carattere pubblico della scuola;

6) taglio delle spese militari, a partire dai cacci F35 e ritiro delle missioni militari all’estero.

 

Oltre a queste proposte elemento centrale della nostra campagna sarà la ricostruzione dell’Emilia affinché al centro dei lavori del prossimo governo ci sia la copertura integrale dei danni del sisma. Questo tema sarà il primo che le nostre elette e i nostri eletti porteranno in parlamento affinché l’Emilia trovi dal nuovo Governo l’attenzione che merita.

 

A Modena la prima assemblea pubblica di “Cambiare si può” si svolgerà martedì 22 gennaio alle ore 20.45 presso la Sala riunioni del Windsor park in via San Faustino 155 ed è aperta ai contributi di quanti vogliono conoscere il movimento e contribuire alla sua fondazione, discutere del programma e delle priorità per il territorio modenese.