“È scaduto il tempo dei tagli al sistema della cultura e del sapere, che deve essere interpretato come unica chiave per un equo ascensore sociale e per lo sviluppo occupazionale. Fiducia alla scuola, investimenti sul sapere, sulla ricerca e sulla cultura devono esser le misure anti-crisi per la crescita e per lo sviluppo dell’Italia, concepite nel segno dell’equità.– Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Manuela Ghizzoni, Presidente della Commissione Cultura Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati, sottoscrivendo l’appello dei docenti universitari “Diamo speranza all’università per dare speranza all’Italia” – Solo ripartendo dalla centralità della scuola pubblica possiamo restituire dignità alle persone appassionate che vi lavorano e formare i cittadini del futuro – spiega Ghizzoni – e solo attraverso l’investimento pubblico nell’università e nella ricerca, colpite per troppo tempo da un’emorragia di risorse finanziarie e umane da rischiare il collasso, si può rimettere in moto il Paese.
È evidente che la formazione è la chiave per un’auspicabile mobilità sociale: i giovani che hanno avuto accesso a un’istruzione superiore, anche secondo i dati Ocse, hanno più garanzie occupazionali e retribuzioni adeguate. Chi si pone come futura guida del Paese – conclude Ghizzoni – non può guardare all’Europa solo in termini di spread finanziario, ma deve colmare anche lo spread formativo che ci separa dal mondo avanzato in termini di numero di laureati e di investimento nella ricerca”.