Il Consiglio comunale di Modena ha approvato all’unanimità una mozione che condanna le proposte di legge anti-omosessuali attualmente in discussione in Uganda.
L’ordine del giorno, presentato in aula da Federico Ricci di Sinistra per Modena propone che il ministero degli Esteri, attraverso la Rappresentanza diplomatica in Uganda, preveda “agevolazioni nel rilascio dei visti e sostegno alle persone omosessuali, bisessuali e transgender che manifestassero di voler lasciare l’Uganda, a fronte della concreta minaccia di essere perseguitati, permettendo loro di entrare in Europa e presentare domanda di protezione internazionale”. Presentato il 17 dicembre scorso, l’ordine del giorno era firmato anche da rappresentanti dei gruppi Pd, Pdl, Etica e Legalità, Lega Nord, Modena5stelle-beppegrillo.it, Mpa e Udc.
Federico Ricci ha introdotto la proposta ricordando che “se approvate, queste norme introdurrebbero nuovi reati legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere” e ha precisato che “si teme che possano essere introdotti per alcune ipotesi di reato anche la pena capitale o l’ergastolo”. Per il Pd, Giulia Morini è intervenuta esprimendo “pieno sostegno alla mozione” e ricordando che “anche in Italia manca una legge anti-omofobia”. Luigi Alberto Pini ha evidenziato l’importanza di “favorire l’accoglienza di chi è perseguitato”. Eugenia Rossi di Etica e Legalità ha parlato dell’Uganda come “simbolo di tutte le persecuzioni, anche le più sottili, che tentano di compromettere la libertà degli individui”. L’assessore alle Pari opportunità Marcella Nordi ha ricordato che “anche in Italia ci sono ragazzi che si sono suicidati per essere stati definiti omoesessuali”. Federico Ricci ha nuovamente preso la parola per ribadire che nel mondo “ci sono ancora 78 stati che puniscono l’omosessualità con la prigione o la morte”.