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Ambiente e nitrati, Coldiretti Modena: la Regione fa demagogia sulla salute dei cittadini


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agricoltura_spandimentoCredere di preoccuparsi della salute dei cittadini limitandosi alla delimitazione delle aree vulnerabili agricole e ai vincoli di spandimento dei liquami ci sembra una visione limitata e a senso unico, senza una concreta valutazione complessiva sull’origine dell’inquinamento delle acque. E’ quanto afferma Coldiretti in merito alle dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente e alla Riqualificazione urbana, Sabrina Freda, sulla non applicazione della normativa nitrati contenuta nel decreto sviluppo.

Dal 1990 ad oggi – ricorda Coldiretti – nella sola provincia di Modena sono stati chiusi oltre 4.000 allevamenti e sono spariti 62mila mucche e 226mila maiali, con la perdita anche di migliaia di posti di lavoro. Ciononostante l’inquinamento non è diminuito. Tutto ciò dovrebbe fare venire qualche dubbio agli amministratori pubblici e agli esperti scientifici sull’origine delle fonti inquinanti. Uno studio dell’università di Ferrara, svolto nell’ambito del progetto europeo Eu.Water, di cui la Regione è in possesso, dimostra che lo spandimento di concimi organici non aumenta l’inquinamento da nitrati, ma lo diminuisce. Emerge, quindi, anche il dubbio che si vogliano coprire interessi di soggetti non ben identificati.

Coldiretti, che è realmente preoccupata per la salute dei cittadini e degli agricoltori come dimostra il suo impegno nelle produzioni di qualità, già da tempo ha chiesto uno studio approfondito per individuare tutte le possibili fonti inquinanti. Di questo studio, già finanziato all’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, si sono perse le tracce: non si sa nemmeno se è stato realizzato o no.

Ci piacerebbe sapere con quanti millimetri di pioggia entrano in funzione gli scolmatori della rete fognaria nei comuni della nostra Regione. Forse scopriremmo che i depuratori vengono regolarmente bypassati e le acque finiscono direttamente nei fiumi e nei canali.

Crediamo che l’ipotesi dell’assessore Freda e della Regione di tutelare la salute limitandosi alla parte agricola, sia frutto di una grande miopia. Per questo Coldiretti torna chiedere uno studio serio e attendibile al fine di tutelare realmente la salute dei cittadini, senza limitarsi alla penalizzazione di un settore, come stanno facendo oggi l’assessore Freda e la Regione.

Proprio per tutelare i cittadini la possibilità dei nostri produttori di continuare la loro attività e a produrre alimenti di qualità, Coldiretti è decisa ad utilizzare tutte le armi in suo possesso.