Il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, è un certificato che attesta la regolarità di un’impresa nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi nonché in tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa vigente nei confronti di INPS, INAIL e Casse Edili. Ma vediamo che il contesto in cui è contenuta la disposizione, cioè il DL 183/2012 all’articolo 13-ter, al capitolo 3°recita: “Misure per l’edilizia”; ora il legislatore, usando termini molto generici come “committente”,”appaltatore” e “subappaltatore”, potrebbe far supporre che tutte le categorie siano interessate, ma si evidenziano in maniera lampante le problematiche che ciò comporterebbe (comporta). Autorevoli pareri ritengono di dover ricondurre l’applicazione del provvedimento alla sola edilizia: noi, consorzio CerArte appoggiamo e chiediamo alle forze politiche di appoggiare questa giusta tesi.
Quali motivi ci spingono a fare queste affermazioni?
1) La complessità del recupero del documento
2) La possibilità che un’azienda ( e il settore del terzo fuoco è pieno di esempi) attenda il pagamento di una fornitura: l’azienda fornita (ceramica in questo caso) richiede il DURC e così nell’attesa di ricevere il documento allunga i già eccessivamente lunghi pagamenti: le ripercussioni sulle aziende sono facilmente immaginabili.
3) Supponiamo che la medesima azienda non sia in condizioni di pagare i contributi perché le banche non danno credito e la liquidità non permette i pagamenti se non ricevendo a sua volta il pagamento dall’azienda fornita….
4) Si rischia veramente di innescare un meccanismo burocratico perverso che, non vorrei essere profeta di sventura, ma potrebbe portare a diverse chiusure e fallimenti con perdite di ulteriori posti di lavoro.
Pensava questo il legislatore nella stesura del testo di legge? Mi auguro di no!!!!!!
Dobbiamo tutti quanti, di tutti i settori, ingiustamente vessati da questa burocrazia assurda, farci sentire e quale momento migliore se non questo? Se vogliamo che le aziende continuino ad esistere.
Dr.Valler Govoni Presidente CerArte