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Economia 5 Stelle: “Detassare il Made in Italy, istituire un reddito di cittadinanza per le persone in forte difficoltà e una ‘banca di Stato’ per aiutare le PMI”

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In questo periodo di crisi la cui risoluzione sembra assai lontana (su questo ci sentiamo di smentire le previsioni sostenute da Mario Draghi nei giorni scorsi) i temi economici risultano di fondamentale importanza per i futuri Parlamentari a 5 stelle.

In particolare il rilancio di una crescita alternativa a quella comunemente intesa dal sistema politico e dai principali media generalisti e di settore è un argomento ormai prioritario all’interno del MoVimento. Lo stesso Grillo, infatti, sta mettendo al centro del suo tour elettorale varie proposte economiche, dichiarando più volte che il M5S è per detassare il Made in Italy, istituire un reddito di cittadinanza per le persone in forte difficoltà e una “banca di Stato” per aiutare le PMI. Relativamente a questo punto in Sicilia è già stato creato un fondo per il microcredito alle PMI tramite le eccedenze dei stipendi dei parlamentari siciliani del M5S.

Nei giorni scorsi inoltre è stato lanciato un sondaggio sul Blog di Grillo per capire quali sono gli interventi più urgenti che lo Stato dovrebbe adottare per agevolare una ricrescita delle PMI. Le proposte più votate sono state: pagamento dell’Iva solo a fattura incassata, attribuzione del Made in Italy solo alle aziende che producono effettivamente in Italia, Crediti di Stato in pagamento entro 60 gg e accorpamento/semplificazione adempimenti fiscali.

Siamo davvero in “guerra”, all’interno di uno stato sfibrato nelle sue fondamenta economiche e sociali, e la situazione di emergenza richiede misure di urgente impiego. Fondi immediati esistono, vanno recuperati dagli scellerati investimenti per grandi opere inutili come la TAV, dalla voragine di una macchina amministrativa globale dedita a favorire sprechi, clientelismi e inefficienze, dal recupero del vero sommerso fiscale, senza porre davanti agli italiani gli specchietti per le allodole stile Cortina.

Più in generale nel suo programma il Movimento è per una crescita economica sostenibile. Un sistema che incentivi i prodotti a km zero, favorendo le produzioni locali e dal lato opposto che preveda disincentivi per le aziende che generano un danno sociale (es. distributori acqua in bottiglia). Anche nelle parti del programma che trattano temi relativi a Energia e Trasporti si respirano questi principi con richiami decisi ad un ulteriore sviluppo delle energie rinnovabili e ad un efficientamento energetico del comparto edile, a uno sviluppo del trasporto su rotaia.

Nel programma del M5S si può notare anche come esso sia contrario alle concentrazioni di potere. Vi è un preciso richiamo all’abolizione dei monopoli di fatto (Telecom Italia, Mediaset, Enel, Eni, Autostrade, Ferrovie dello Stato) e alla lotta contro la speculazione finanziaria. In particolare, relativamente a questo aspetto vengono proposte l’abolizione delle scatole cinesi in Borsa, l’abolizione delle cariche multiple per gli amministratori delle società quotate, l’abolizione delle stock option e il divieto di incroci azionari tra il sistema bancario e quello industriale.

Concludendo, come si è potuto capire, il Movimento 5 Stelle è per un economia maggiormente a misura d’uomo, che metta al centro dell’attenzione il soddisfacimento dei bisogni dell’essere umano e non la forsennata iper produzione di merci e servizi tanto cari a speculatori e grandi lobbies. Equità e sostenibilità, a scapito di tutti quegli atteggiamenti che finiscono inevitabilmente a favorire i più forti e ad allargare sempre di più la forbice di ricchezza fra l’elite ed il ceto mediobasso del popolo.

Sul piano macro-economico e internazionale, altro punto fondamentale, serve una profonda ridiscussione dei dogmi dell’austerità imposti dall’Europa e dall’Euro. Siamo in un regime di totale disinformazione in merito: solo nei canali liberi della rete sono tante le voci autorevoli che da anni stanno mettendo in discussione questo sistema ottuso e senza regole, che toglie sovranità ai popoli e ai governi nazionali. Il M5S vuole andare proprio in questa direzione: sviluppare un civile e democratico percorso informativo a disposizione di tutti, che apporti maggiore conoscenza della situazione e contribuisca a ridefinire quali debbano essere gli obiettivi di una sana economia reale al servizio del bene comune.

(Movimento 5 stelle Modena e Provincia)