Continuano gli incontri con la scrittrice Rita Neri, impegnata a presentare il suo ultimo romanzo Te lucis ante, Tu prima della luce (Apostrofo Editore).
L’appuntamento è per sabato 2 febbraio – ore 17,00 – presso l’Auditorium Pierangelo Bertoli, Via Pia 108, Sassuolo. Dialoga con l’autrice la giornalista Roberta Rossi , letture a cura di Egidio Rosi, Associazione Librarsi, suggestioni musicali: Anna Lisa Lugari, chitarra classica. L’evento è organizzato dal Circolo Amici della Lirica di Sassuolo.
Il libro racconta le vicende di un giovane uomo che, seguendo un insolito percorso, giunge a trasformare la propria esistenza. L’impiego, ottenuto quasi per scherzo, di custode di un cimitero, diviene la via che lo porta a scoprire l’Altro da sé, rinnovando il suo rapporto con la vita e con la natura.
É in questa nuova dimensione che Franco, il protagonista, si apre al cambiamento, all’ascolto di voci che si rivelano essere ricordi quanto mai vitali e ricchi di energia.
Del tutto inatteso, il tema della reincarnazione fa il suo ingresso nel romanzo sorprendendo il lettore. Sono davvero reali i personaggi con cui si relaziona Franco o sono frutto di una sorta di pazzia? E se la prima ipotesi fosse giusta, quale insegnamento viene chiesto al protagonista di trarre e testimoniare con la sua esperienza?
Il libro si chiude con uno sguardo sull’uomo nel pieno della maturità. In modo ancora una volta singolare, si scopre che la ricerca di sé non ha mai fine. Pensieri e riflessioni migrano dalle pagine al lettore, che non può non chiedersi quanto il percorso di Franco sia condivisibile, là dove gli avvenimenti sembrano imporre la necessità di un cambiamento prima ancora che l’uomo abbia maturato una scelta.
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Rita Neri nasce a Formigine, dove vive attualmente, dopo una lunga permanenza a Wiesbaden e a Palermo.
Ha pubblicato: Io non ti comando (Edizioni Ennepilibri, 2008) e Te lucis ante, Tu prima della luce, romanzo, (Apostrofo Editore, 2011).
Da sempre attenta alla complessità dell’animo umano, si addentra con la scrittura nelle sue profondità alla ricerca di risposte che diano “sostanza e legittimità” all’esistenza.