Il Presidente Silvio Berlusconi ha più volte ricordato che nel programma del PDL viene riproposto il Disegno di legge di riforma del Codice civile che prevede l’introduzione dell’ordinamento di cosiddetti “Contratti di solidarietà e convivenza”. Lo ricorda il sen. Carlo Giovanardi, responsabile delle politiche famigliari del PDL, primo firmatario del disegno del Disegno di legge depositato al Senato lo scorso anno.
La nostra proposta corrisponde pienamente a quanto indicato Mons. Vincenzo Paglia e cioè il riconoscimento dei diritti, soprattutto, ma non solo in campo patrimoniale, a chi decide di vivere in quelle che la Corte Costituzionale ha inquadrato bell’ambito delle formazioni sociali.
Sia che si tratti di fratelli e sorelle o vedove, parroco e perpetua, Memores domini, insomma chiunque voglia condividere convivenza e solidarietà, senza che lo Stato si preoccupi di indagare i motivi di questa scelta, potrà stipulare davanti ad un notaio un contratto che risolva i problemi relativi alla proprietà della casa, l’affitto, l’assistenza ospedaliera, la successione nella parte disponibile, ecc.-
E’ una proposta molto più aperta e liberale di quella che riguarda soltanto le coppie gay, non lede il principio costituzionale della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, e risolve ogni dubbio circa le lamentate discriminazioni di cui sarebbero vittima in Italia le coppie che convivono senza volere o senza potere sposarsi.
Sen. Carlo Giovanardi