Gli sviluppi negativi relativi al Gruppo Burani ripropongono la questione centrale che ha di fronte l’Italia: la presenza delle sue aziende sui mercati e l’occupazione. La disoccupazione sta assumendo aspetti drammatici, soprattutto per i giovani, le donne e nel mezzogiorno, ma sono fortemente colpite anche le nostre realtà.
Quel che è successo al Gruppo Burani dimostra due cose:
– gli enti locali reggiani, la Provincia in particolare per le competenze che ha, hanno fatto la loro parte, soprattutto utilizzando tutti gli strumenti disponibili, sia relativamente agli ammortizzatori sociali che per la ricollocazione lavorativa e professionale; lo ha evidenziato il Vice Presidente Pierluigi Saccardi;
– manca una politica industriale del Paese che segua da vicino le sorti di aziende che hanno un valore nazionale, anche in settori difficili come quello del tessile, e che aiuti le imprese ad affrontare le sfide del futuro, con sostegni alla ricerca e all’innovazione e con politiche fiscali che spostino il carico dalle imprese e il lavoro sulle ricchezze finanziarie e patrimoniali.
Solo il PD e il centrosinistra propongono un’azione di governo che faccia delle politiche industriali il perno della crescita e di azioni per il lavoro e l’occupazione.