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Il Premio Maurizio Vignola assegnato a Stefania Cerri, ricercatrice del reparto Malattie dell’Apparato Respiratorio

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stefania_cerriStefania Cerri, ricercatrice, titolare di Assegno di Ricerca presso la Struttura Complessa di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena ha ricevuto nei giorni scorsi il Premio Maurizio Vignola istituito dalla sezione italiana dell’American College of Chest Physicians (ACCP), la più importante associazione internazionale per la cura delle malattie toraciche, destinato a giovani ricercatori che si siano distinti per le loro ricerche nel campo delle malattie respiratorie. La dottoressa Cerri ha presentato i risultati di uno studio clinico mirato ad esaminare il ruolo del monitoraggio continuo domiciliare della saturazione di ossigeno in pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica, finanziato dalla Regione Emilia Romagna – Fondo per la Modernizzazione Anno 2009, che ha coinvolto medici e pazienti delle Province di Modena, Reggio Emilia e Parma.

Il progetto ha arruolato 28 pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica nelle province di Modena, Reggio Emilia e Parma. A loro è stato consegnato un dispositivo per la registrazione giornaliera a domicilio della saturazione arteriosa dell’ossigeno, in grado di trasferire i dati attraverso la linea telefonica ad un server centralizzato. I pazienti sono stati monitorati per almeno un anno. Il progetto ha avuto inizio alla fine del 2010 e il periodo di monitoraggio si è concluso per tutti i pazienti al 31 dicembre 2012. L’analisi dei risultati preliminari ha dimostrato che i dati della misurazione della saturazione dell’ossigeno correlano gli indicatori di valutazione della qualità di vita e dei sintomi respiratori. I dati preliminari sembrano confermare la rilevanza clinica del monitoraggio domiciliare della saturazione dell’ossigeno in questi pazienti e la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di peggioramenti clinici acuti.

“Sono molto orgoglioso – ha commentato il prof. Leonardo Fabbri, Direttore del Dipartimento ad Attività Integrata di Oncologia, Ematologia e Patologie dell’Apparato Respiratorio – di questo premio che va a premiare due importanti filoni di ricerca, sviluppati sotto il tutoraggio del prof. Luca Richeldi nell’ambito dell’Ateneo Modenese, che riguardano l’infezione tubercolare e le malattie rare del polmone, in particolare la fibrosi polmonare idiopatica e rappresenta un significativo esempio di collaborazione delle fasi di ricerca e assistenza, dove l’attività accademica ha potuto testare l’efficacie dell’assistenza domiciliare in una particolare tipologia di pazienti”.

Il premio è stato Consegnato alla dott.sa Stefania Cerri dal Governor dell’ACCP Italiana, dott. Francesco Di Blasio, nel corso della Cerimonia Inaugurale del Congresso nazionale che si è tenuto dal 23 al 25 gennaio 2013 a Paestum, ed al quale hanno partecipato tutti i maggiori specialisti di pneumologia per discutere le ultime frontiere nel campo delle malattie respiratorie.

La malattia oggetto di studio

La fibrosi polmonare idiopatica è una malattia rara, fortemente invalidante che colpisce di solito pazienti adulti (età media 64° anni con lieve prevalenza del sesso maschile), nella grande maggioranza dei casi fumatori o ex-fumatori. Si tratta di una malattia “orfana”, che soffre di una gravissima mancanza di interesse a finanziare studi volti a chiarirne cause, evoluzione e profilo. L’incidenza della malattia è compresa fra 6,8 a 16,3 casi per 100.000 abitanti e la mediana di sopravvivenza è di circa due anni e mezzo dalla diagnosi. Al Policlinico è attivo dal 2007 il Centro Interdipartimentale per le Malattie Rare del Polmone (MaRP), diretto dal prof. Luca Richeldi, che, tra l’altro, coordina uno studio mondiale su un nuovo farmaco per la fibrosi polmonare idiopatica e collabora attivamente con analoghe strutture in Europa e negli Stati Uniti in progetti avanzati di diagnosi e terapia.

 Stefania Cerri

Classe 1977, Stefania Cerri si è laureata con 110/110 e Lode in Medicina e Chirurgia alla Università di Novara nel 2002 e Specializzata in Malattie Respiratorie alla Università di Modena e Reggio Emilia, sempre con 110/110 e Lode. Dopo la Specializzazione ha vinto una borsa di dottorato presso la Università di Modena e Reggio Emilia nel corso del quale ha condotto ricerche nel campo delle risposte immunologiche e della diagnostica molecolare della tubercolosi, e delle malattie interstiziali del polmone, sotto i tutoraggio del Prof. Luca Richeldi, Responsabile della Struttura Semplice Centro Interdipartimentale di Malattie Rare del Polmone (MaRP). Dopo due anni di dottorato alla Università di Portland, Oregon, è rientrata a Modena, ha vinto un prestigioso e competitivo grant per lo studio delle cellule staminali mesenchimali nella patogenesi delle fibrosi polmonari idiopatiche, grant con il quale finanzia le proprie ricerche ed il proprio assegno di ricerca. Oggetto di questa prestigiosa ricerca è il ruolo delle cellule progenitrici nella patogenesi delle fibrosi polmonari idiopatiche, progetto che ha già portato a risultati importanti della collaborazione internazionale nell’ambito del quale opera, risultati di recente pubblicati (Respir Med. 2013 Feb;107(2): 249-55). Ha al suo attivo 17 lavori sulle più prestigiose riviste internazionali, e numerosi capitoli di libro, e rappresenta una delle più brillanti ricercatrici cliniche dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia.