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Gli “amici” di Norra Hisingen in visita nelle scuole della Bassa Reggiana

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delegazione-svedese-bassaSi è conclusa nella sala consiliare del Comune di Poviglio l’esperienza di una delegazione di Norra Hisingen – distretto di Goteborg – giunta nella Bassa per l’ormai tradizionale incontro di scambio che ogni anno corona il patto d’amicizia stipulato tra Italia e Svezia, che punta a creare un network amministrativo e pedagogico e un progetto comune sulle politiche dell’infanzia. Dopo la visita nei mesi scorsi di alcuni sindaci dell’Unione, questa volta è toccato a un gruppo di circa quindici persone (tra cui il sindaco Tord Karlsson, pedagogisti, amministratori, project manager, responsabili dell’area educativa e responsabili dei progetti europei) scendere in Italia e osservare da vicino le attività educative delle nostre scuole dell’infanzia.

Lunedì la delegazione è sbarcata a Guastalla dove, dopo una visita con il sindaco Giorgio Benaglia ai luoghi storici e agli edifici danneggiati dal sisma, ha fatto tappa alle scuole “Pollicino” e “Rondine”, mentre martedì è stata la volta di Novellara, dove gli svedesi sono stati ricevuti dal primo cittadino Raul Daoli e hanno visitato la scuola “Arcobaleno”, con un occhio particolare alla sezione mista, frequentata da bambini di 3 e 4 anni di diverse etnie. Infine, ieri, la sosta a Reggiolo all’asilo “Bambi” e l’arrivo a Poviglio per i saluti conclusivi.

In municipio, il gruppo svedese è stato ricevuto dal sindaco Giammaria Manghi e dal direttore dell’Azienda Servizi Bassa Reggiana Cristian Fabbi. “Solo attraverso lo scambio e queste esperienze dirette – ha affermato Manghi – è possibile pensare di arrivare a creare gli Stati Uniti d’Europa. Abbiamo di recente concluso dei progetti significativi e ricevuto tante delegazioni, ma il rapporto che abbiamo instaurato con Norra Hisingen continua a resistere negli anni e si rafforza ogni volta”.

“I rapporti con Reggio – ha aggiunto Karlsson – nati negli anni Novanta ci hanno permesso di migliorare i nostri servizi educativi, a maggior ragione in un momento in cui, anche noi, abbiamo visto allargato il nostro distretto. Nonostante la distanza sono molteplici gli aspetti in comune, su tutti la multiculturalità. E siamo rimasti positivamente colpiti dal coinvolgimento delle famiglie. E’ significativo che già il giorno successivo al terremoto i servizi siano stati subito garantiti”. “Nelle nostre scuole – ha concluso Fabbi – ci sono molti elementi presi in prestito dalle scuole svedesi, dall’utilizzo dello spazio esterno alla forte autonomia. Tutti questi fattori costituiscono per noi un grande stimolo, che ci porta a interrogarci e a migliorarci”.

Al termine, il consueto scambio di doni e omaggi e un rinfresco conclusivo, con la promessa di incontrarsi presto.