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Barbolini e Mezzetti (SEL) a Sassuolo: “Rilancio con scelte coraggiose”

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Mezzetti-BarboliniAffrontare il futuro con coraggio e creatività, con una politica del fare, rispettosa del lavoro, delle donne, delle fasce deboli della popolazione e orientata sia al contenimento delle spese che allo sviluppo. E’ la visione di Sinistra Ecologia e Libertà, proposta dai candidati Massimo Mezzetti (capolista al Senato) e Patrizia Barbolini (candidata alla Camera) che oggi hanno incontrato la stampa a Sassuolo.

“Dopo la sconfitta nelle amministrative del 2009 – spiega Patrizia Barbolini, sassolese, ex segretario del Pd e già assessore e presidente del consiglio comunale – avevo deciso di chiudere con la politica, invece Sel mi ha ridato la passione che vivevo da ragazza. Anche perchè oggi come e più di allora vedo un mondo pieno di discriminazione: verso le donne, verso i giovani, verso i lavoratori. Non volevo un mondo così per i miei figli e non lo voglio per i miei nipoti. Mi impegnerò per le fasce deboli, per gli esodati come me, per chi ha il diritto di andare in pensione e godersi il riposo almeno per un pezzo della sua vita, per il rispetto delle professionalità che oggi sono mortificate da un mercato del lavoro pieno di diseguaglianze”.

“Da più di due anni – spiega Mezzetti – siamo impegnati a costruire una sinistra che sappia porsi il tema del cambiamento sporcandosi veramente le mani con la politica. Che non accetti tesi precostituite accontentandosi di aggiungere qualche piccolo contributo e che non voglia assuefarsi al ruolo di opposizione. Vogliamo una vittoria netta e chiara sul populismo berlusconiano e sul qualunquismo di chi ritiene che spazzare via la politica sia la soluzione di ogni male. La soluzione è cambiare la società che è specchio di questa politica. Dal punto di vista operativo, vogliamo che rigore e rilancio viaggino di pari passo, che da una parte si contenga la spesa pubblica e dall’altra ci sia impegno a promuovere lavoro e investimenti, specialmente in tre filoni chiave, che sono le politiche green, il benessere e salute, la cultura. Tutti temi emergenti, capaci già ora di produrre pezzi importanti del Pil nazionale ma privi di qualsiasi politica di crescita e investimento. Pensiamo al fotovoltaico su migliaia di capannoni industriali e a riqualificazioni di interi pezzi di civiltà industriale, riconvertibili in luoghi e di aggregazione e cultura; al benessere non solo come risparmio per la spesa sanitaria ma anche come nuovo sbocco di attività imprenditoriali moderne. Proponiamo l’introduzione del reddito minimo di cittadinanza; aderiamo alla proposta di Bersani di bond di scopo per pagare con 50 miliardi i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese; vorremmo altri 50 miliardi da tassazione su rendite finanziarie e patrimoni passivi, da investire su progetti dedicati al lavoro nei tre settori citati, green, cultura, benessere. La cultura per esempio produce 1 milione e 400mila occupati e quasi il 5 per cento del Pil e l’Italia investe su questo capitolo lo 0,18 per cento”.

Sul distretto di Sassuolo in particolare sono state rilevate le numerose possibilità di sviluppo che esistono in ambiti differenti da quello strettamente ceramico: “Dopo le elezioni politiche – spiega Patrizia Barbolini – chiederemo al Pd un incontro per cominciare a pensare al futuro di Sassuolo e a una candidatura ideale e rappresentativa. Speriamo di trovare condivisione su molti temi che sentiamo profondamente: questo è un distretto che vive in pieno la crisi economia nazionale, con migliaia di persone sorrette dagli ammortizzatori sociali. Non ho e non abbiamo mai creduto alle possibilità garantite da borsa e finanza, invece ci sono le opportunità per ripensare lo sviluppo di questo territorio, in parallelo a una grande scommessa nazionale. Coinvolgiamo gli enti pubblici e le associazioni imprenditoriali, ripensiamo gli ammortizzatori sociali introducendo il reddito minimo di cittadinanza, ma anche destinando le persone in mobilità o in cassa integrazione a opere utili per le città, attraverso una legge tutta nuova per i lavori socialmente utili. Cerchiamo contributi e accordi importanti per riqualificare e rilanciare interi pezzi di territorio che stanno morendo: via Cavallotti per esempio, con l’aiuto della pubblica amministrazione potrebbe diventare il luogo delle attività giovani, includere negozi e locali con proposte di interesse dei nostri ragazzi: dai locali, alle software house, dalla musica all’abbigliamento specifico, potrebbe rivivere, magari attraverso l’accordo fra enti, cooperazione e istituti di credito. E’ una proposta che mi sento di fare fra le tante, ma tutte richiedono idee, coraggio e fantasia: non basta tagliare e risparmiare, bisogna rilanciare”.