«L’agricoltura italiana è oppressa da due difficoltà: le dimensioni delle aziende agricole e la mancanza di una cultura di mercato globale»: è quanto afferma Bruno Poggi, candidato capolista alla Camera dei Deputati per la circoscrizione Emilia-Romagna. «Per superare questi blocchi sono necessarie due iniziative politiche : una legge che permetta di utilizzare i terreni agricoli incolti, facendo sì che i proprietari abbiano convenienza a venderli o affittarli utilizzando magari la leva fiscale e poi, come seconda iniziativa, la creazione di una task-force centralizzata presso il Ministero dell’Agricoltura che coordini il lavoro dei consorzi agricoli dando loro le informazioni per operare in tempo reale sui mercati internazionali, garantendo quindi il massimo del guadagno per gli agricoltori, a fronte di una riduzione delle perdite».
«Queste misure» conclude Poggi «sono praticamente a costo zero e permetterebbero un rilancio immediato del comparto agroalimentare italiano oggi in profonda crisi».