I dati finali sono incontrovertibili, però tutti hanno vinto e nessuno ha perso. Ma una riflessione ordinata mi suggerisce che i dati dicono con chiarezza che la destra nonostante tutto attira e raccoglie consenso con proposte che sappiamo pericolose non solo per la stabilità economica del paese ma anche per la stabilità del sistema di welfare e di garanzie istituzionale del paese, ma molti italiano non sembrano pensarla cosi e dobbiamo rispettarli ma non certamente condividere.
Il csx esce con le ossa rotte da questa competizione, troppi i richiami e solo richiami alle socialdemocrazie europee ma non una proposta vera, organizzata e dichiaratamente tale dentro alla famiglia del PSE è stata posta in campo.
Troppe le incertezze in questo senso e troppe le opzioni aperte in questo senso nel partito di maggioranza relativa del csx, ma non è certo solo per questo che abbiamo pareggiato o solo colpa del PD.
La sinistra tutta in questi tre anni, dobbiamo fare autocritica seria, non ha capito che il M5S non era non è, se pur continua ad avere tratti di questo tipo, antipolitica, populismo, anti-casta o altro, certo i modi i termini di Grillo non aiutano e non hanno aiutato ma, sul territorio dove questi sono arrivati ad avere ruoli in sede di consigli comunali, provinciali, regionali, più che cercare di capire e spingerli apertamente e platealmente alla collaborazione li abbiamo spinti allo scontro e loro si sono fatti forza della loro volontà di cambiamento alimentando a volte lo scontro per massimizzare il loro consenso.
Oggi però il primo partito è il M5S che non vuole dire solo Grillo, attenzione ma gente anche di matrice di sinistra, non solo massimalista ma, anche progressista e che comunque checche ne dica Grillo che guarda all’Europa.
Sento da più parti anche in ambienti del PD che non c’è la possibilità di una governabilità visti i dati, ma se Bersani fosse coerente con ciò che ha sempre detto e cioè che avrebbe governato con il popolo, bene oggi il popolo più che mai chiede cambiamento.
Quindi Bersani si faccia protagonista di una operazione verità e chiamata alla responsabilità.
Ammettiamo pure come csx in nostri limiti, ma facciamoci protagonisti di una svolta storica non solo per l’Italia, ma anche per l’Europa. Non rinnegando il limiti evidenziati fino ad oggi, ma evitare di relegare queste spinte di richiesta di cambiamento al margine della politica di palazzo, chiediamo pubblicamente di fronte agli italiani, al M5S di assumersi insieme la responsabilità di governare il paese.
Il csx è la prima coalizione, il M5S è il primo partito, bene allora Bersani chieda di fronte agli italiani ed al capo dello stato, al M5S di stilare una accordo di governo comune, per una serie di riforme utili al paese su quelle che sono questioni quanto meno condivise e ce ne sono, non neghiamolo.
Una scelta importante e dura lo so ma, forse in questo momento necessaria e sicuramente molto meglio che un inciucio con Berlusconi e company, cosa che sarebbe seriamente deleterio per il paese che a loro potrebbe essere riconsegnato alle prossime elezioni.
Gli italiani si sono espressi, rispettiamo il loro voto e diamo segnale di vera responsabilità.
(Rosario Genovese –
Segreteria Regionale PSI Emilia Romagna)