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Bologna, risparmi Provincia, Sorbi (UDC): “L’esempio venga dall’alto”

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Oggi in commissione provinciale bilancio sia l’assessore Chiusoli che il Ragioniere Capo hanno per l’ennesima volta portato all’attenzione dei consiglieri la situazione finanziaria delicata in cui versa il nostro Ente. A tal proposito, ultimamente si succedono inviti al risparmio e non ultimo la Direttiva emanata dal Direttore Generale in merito alla razionalizzazione delle spese di funzionamento dell’Ente e dell’esigenza del contenimento della spesa con un lapidario invito a contenerla, in particolare riguarda le voci relative al carburante, alla cancelleria, alla carta, alla spesa per corrispondenza e, in ultimo, alla telefonia fissa e mobile.

In questo quadro si inseriscono, però, alcune situazioni che certamente non vanno nella direzione voluta.

TELEFONIA MOBILE

A seguito di una nostra interrogazione, abbiamo appreso che su circa 940 dipendenti, 209 siano dotati di cellulare di servizio e la spesa complessiva è stata, nel 2012, pari a € 66.664,66, addirittura cresciuta rispetto al 2011 (che era di 64.239,83) , a cui dobbiamo aggiungere la spesa per la telefonia fissa.

Il rapporto, ci pare, confrontandolo ad esempio con Provincia Modena, lapalissianamente squilibrato, perchè Provincia Bologna, con questi numeri, ha un rapporto dipendenti/numero utenze pari a 4,5 !

Sicuramente come amministratori non siamo in grado di influire sulle autorizzazioni, ma di certo queste cifre entrano in conflitto con la situazioni finanziaria in cui Provincia si dibatte.

Non contestiamo che i referenti, ad esempio, di servizi essenziali, tipo viabilità o lavori pubblici, ne siano forniti, ma ne contestiamo la fornitura “a pioggia” in numerosi servizi, a nostro parere, non così vitali per la cittadinanza. Urge, sicuramente, una razionalizzazione.

BUONI PASTO

Altro dato, acquisito attraverso un’ulteriore nostra interrogazione, è relativo ai buoni pasto.

Considerato che il contratto dei dipendenti pubblici prevede l’erogazione di due buoni pasto settimanali a fronte dei due rientri previsti, nella realtà si nota uno scostamento sensibile tale da produrre un esborso complessivo per l’ente pari a € 61.737 per l’anno 2012.

Se si passa ad un’analisi dettagliata si riscontra che al crescere della qualifica di inquadramento, contestualmente aumenta il numero di pasti ricevuti dai singoli dipendenti, per culminare con il numero dei ticket di cui hanno beneficiato i dirigenti /direttori, che superano abbondantemente la fornitura dovuta.

Senza alcuna forma di accanimento nei confronti del management dell’Ente, dobbiamo pur tuttavia riscontrare che a bilancio il peso dei 35 dirigenti, i cui emolumenti dei singoli variano da € 75.000 a oltre € 100.000, grava per circa 4 MLn di euro annuali.

In presenza della crisi che investe anche gli enti pubblici, riteniamo opportuna una presa di coscienza della situazione attuale. Riconosciamo l’importanza del richiamo al rigore effettuata anche oggi in commissione, ma parimenti è necessaria un’analisi più mirata al contenimento delle spese.

Ci aspettiamo quindi che la Direzione generale, su input della Giunta, intervenga per razionalizzare quelle spese che oggi sono da considerarsi “non necessarie” per l’erogazione dei servizi alla cittadinanza a cui l’ente è chiamato .Non si attenda l’intervento normativo di tagli imposti dal governo, ma sia la sensibilità amministrativa e morale del management che guidi l’inizio di un percorso sicuramente più morigerato.

(Mauro Sorbi)