A quanto risulta dalle dichiarazioni dell’ex dirigente Manfrin, il debito di SGP è progressivamente aumentato nel corso degli ultimi anni (siamo giunti “solo” a 80 milioni di € circa) e questo dato non può essere derubricato al solito discorso: “la colpa è del Partito Democratico”.
Rimando molto sinceramente a nome mio e di altri la patata al mittente. Siamo nel Partito Democratico da 3 anni e mi rifiuto di prestarmi a questa logica da scaricabarile. Le soluzioni ci sono e vanno prese subito, il rinnovamento nel Partito Democratico di Sassuolo c’è ed è ora di cominciare a prendere campo nelle discussioni e a metterci la faccia; lo sbaglio da parte nostra semmai è stato quella di non avercela messa molto chiaramente fin da subito.
Inoltre resta ancora da capire se sarà SGP a gestire il sontuoso programma di eventi estivi che si terranno a Sassuolo e con che soldi, perché il focus del problema è che nessuno riesce a far capire alla cittadinanza di Sassuolo, che la società è in perdita pressoché perenne da almeno 3 anni in quanto non riceve dal comune il pagamento congruo ai propri servizi.
Di chi è la responsabilità? della recente amministrazione di SGP o del Comune che non ha fondi a sufficienza?
Qualcuno lo dica chiaramente invece di girarci intorno.
Stando ai vecchi proclami da campagna elettorale la società doveva già essere chiusa, ma se oggi permane questa linea a pagare quel debito sarebbero chiamati i cittadini di Sassuolo, con una probabile tassa di scopo o con ulteriori tagli sui servizi, roba che vista la situazione drammatica in cui ci troviamo TUTTI, è totalmente inaccettabile, per non parlare dei 36 dipendenti della società che resterebbero a casa. Le mancanze vecchie e nuove di qualcuno non possono ricadere sulla città!
Colgo l’occasione per augurare buon lavoro a Corrado Cavallini, nuovo amministratore unico della società. Una ricetta c’è ma va presa condividendo un piano di rientro del bilancio con tutti i soggetti economici e finanziari del caso e con tutte le forze politiche della città, incluso il M5S, che da oggi è chiamato a dire la sua sulle questioni di interesse pubblico. La soluzione del problema di SGP non può prescindere solamente da una nomina certo autorevole quanto potenzialmente tardiva.