Roberto Sconciaforni (Fds) ha rivolto una interrogazione alla Giunta per sapere se nel definire percorsi e protocolli sanitari (anche all’interno del manuale operativo annunciato nel 2012 dall’assessore Lusenti) siano state predisposte azioni mirate ad affrontare le criticità determinate dal sovraffollamento delle carceri.
Il consigliere, in particolare, chiede se si sia attivata all’interno delle carceri una vera e propria assistenza psichiatrica, con relativa presa in carico della persona e che superi, come dichiarato dalle istituzioni regionali, la mera consulenza.
Sconciaforni, a questo proposito, rileva “che il sovraffollamento producendo un trattamento disumano e contrario alla dignità ha una diretta ed immediata conseguenza sulla serenità psichica del detenuto e di coloro che sono comunque privati della libertà personale”. Il consigliere, infine, chiede se e come la Regione si stia impegnando per favorire il lavoro dei detenuti, ipotizzando anche la costituzione di cooperative sociali dei detenuti ammessi al lavoro esterno.