A conclusione della riunione della segreteria, che ha approvato la sua relazione, il segretario regionale del Partito Socialista Franco Benaglia ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Il risultato delle elezioni politiche conferma la richiesta di un significativo cambiamento del sistema politico e del governo del Paese. Già dopo le regionali del 2010 e poi alle amministrative i socialisti dell’Emilia-Romagna, nel sottolineare l’insofferenza degli elettori anche nella nostra Regione, richiamavano l’attenzione delle forze politiche e in particolare del PD su di un malessere più generalizzato a livello nazionale.
Con questo risultato elettorale, infatti, ci troviamo di fronte ad un messaggio politico preciso contro un sistema di gestione personalistica e poco affidabile della cosa pubblica, contro chi ha fatto promesse di rinnovamento istituzionale mai mantenute, contro il fallimento di una politica di risanamento che ha fatto pagare il conto ai soliti noti.
Un messaggio semplice e forte che ha saputo esprimere bisogni reali: di giustizia sociale, progresso, pulizia, trasparenza e ricambio.
A questo messaggio deve rispondere la politica senza perdere tempo con vecchie liturgie e nella consapevolezza che queste elezioni vanno valutate non come un episodio conclusivo fine a se stesso, ma come un processo di rinnovamento della politica che non è stata in grado di rigenerarsi da sola con i tradizionali partiti e lasciando spazio a qualsiasi tipo di rappresentanza in un Paese bloccato e non governato per più di venti anni.
Il Paese ha bisogno di un governo che, con urgenza, risponda ai bisogni reali dell’economia e del lavoro.
Ogni tentativo va sostenuto con forza proprio per assumere quei provvedimenti immediati, respingendo atteggiamenti irresponsabili contro l’interesse del Paese.
Anche nella nostra Regione abbiamo bisogno di un salto di qualità nella attività di governo a tutti i livelli.
L’azione di governo regionale ha bisogno di un forte rilancio che ci porti al 2015 con atti significativi e concordati, a livello amministrativo e istituzionale, preso atto anche del grande senso di responsabilità sino ad oggi espresso dal governo regionale, per uno sviluppo della alleanza di Italia Bene Comune.
Per parte sua la sinistra riformista italiana deve, in definitiva, prendere atto che solo rappresentando, senza incertezze, il socialismo europeo potrà essere maggioritaria.
In quest’ambito, il ruolo e la funzione del Partito Socialista non viene certo meno, può anzi trovare nuove ragioni per tornare ad essere generatore di rinnovamento e di rinascita dell’Italia”.