Recentemente i cittadini del quartiere Braida riuniti intorno ai Comitati stanno discutendo la questione dell’intervento urbanistico relativo al comparto Cisa-Cerdisa ed a quello di Mezzavia. A margine di questa importante questione hanno posto la perdita di valore dei fabbricati del quartiere e della incidenza dell’IMU non più aderente alla realtà catastale e patrimoniale , quindi la possibilità della revisione della microzona catastale.
Le microzone catastali furono previste da una legge del 1998,approvate dal Consiglio Comunale di Sassuolo con la ferma opposizione dei Socialisti per via degli errori compiuti dalla Giunta visto che la funzione della microzona è una “ zona omogenea di unità immobiliare “, quindi in soldini la microzona è la fotografia ai valori di mercato delle rendite catastali.
La finanziaria 2005 ha previsto la possibilità per i Comuni di richiedere all’Agenzia del Territorio la revisione della zona censuaria.
Facile esempio di scuola è il quartiere Braida ed altri dove si sono rilevate scostamenti tra valore catastale e valore di mercato, eccessivo rispetto ad altre realtà comunali.
Vorremmo ricordare che la questione fu posta nel Consiglio Comunale del 12 febbraio 2008 attraverso la discussione di un Odg per ridurre la pressione tributaria locale ( ICI,Addizionale Comunale,TIA ecc. ).
Entrò anche il quartiere Braida con la richiesta di riduzione al minimo dell’ICI, visto che i valori catastali non erano più in linea con i valori reali degli appartamenti.
A titolo di mera ricapitolazione votarono a favore i due presentatori, Alleanza Nazionale si astenne e votarono contro tutti gli altri gruppi politici.
C’è sempre la possibilità di emendarsi e cambiare parere lo dobbiamo ai cittadini di Braida.
(PSI Sassuolo)