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Fiorano, Biagini (PD): “Al ridimensionamento dell’economia dobbiamo contrapporre uno sforzo comune”


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marco_biaginiMarco Biagini, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale a Fiorano Modenese, sulla situazione occupazionale ha dichiarato: “Dagli ultimi dati emerge una situazione lavorativa del nostro paese drammatica. I dati Istat usciti l’11 aprile dicono che 2.744.000 persone sono disoccupate (10,7 %) a cui si devono aggiungere coloro che non cercano, perché scoraggiati, che sono addirittura 1.279.250.

Anche nella nostra provincia nel primo trimestre 2013 è ulteriormente cresciuto il ricorso alla cassa integrazione, in particolare quella in deroga; così come sono in aumento le richieste di indennità di disoccupazione e mobilità.

Ad un ridimensionamento della nostra economia bisogna contrapporre uno sforzo comune.

Con il progetto “Fai posto al lavoro” il Comune di Fiorano finanzia inserimenti di giovani under35 senza lavoro in aziende del territorio, prevedendo anche una piccola retribuzione; le borse di studio tradizionali in aggiunta a quelle di circa 3000 euro per universitari bisognosi e meritevoli supportano il versante della formazione, in calo specie per chi ha meno; il Progetto Leonardo in collaborazione con Cerform mira ad esperienze lavorative all’estero per giovani interessati, con la possibilità di accrescere la propria professionalità.

Occorre però che uno sforzo condiviso investa la nostra capacità di disegnare il futuro dell’occupazione per questo distretto, dal patto solidale tra le forze in gioco, al coraggio di convertire le aziende in crisi trasformandole in cooperative gestite dai dipendenti (esiste un fondo di Legacoop per questo), ad un piano di lungo raggio sulle riconversioni urbanistiche e del patrimonio immobiliare del comprensorio, come nel caso Cisa-Cerdisa, dove la possibilità di trasformare un’area molto vasta in zona riqualificata, accrescendo parco collinare, permeabilizzazione dei suoli e servizi per cittadini (nascerà anche un asilo), si sposa con l’opportunità di dare lavoro a molte persone, contrariamente ad una logica del “pane e cemento” perché all’interno di un programma di miglioramento complessivo del territorio.

Infine dobbiamo riuscire a stimolare l’imprenditorialità, soprattutto giovanile, cercando strade di agevolazione (anche fiscale) o di supporto alla apertura di un’azienda, magari in concomitanza con l’accompagnamento alle nuove professionalità, specie se in ambito green”.