«Siamo venuti a Modena per scoprire i segreti delle bollicine italiane». Con queste parole Fabio Toscana, presidente della sezione Trentino dell’Associazione enologi italiani, ha motivato la visita di due giorni che una ventina di enologi e tecnici delle cantine trentine ha effettuato nella nostra provincia. Tra loro c’era anche Fulvio Mattivi, considerato un’autorità mondiale nella ricerca in campo alimentare e nutrizionale. Oggi – venerdì 19 aprile – il gruppo si è recato alla Cantina Formigine Pedemontana, la più grande cooperativa vitivinicola modenese a sud della via Emilia e uno dei maggiori produttori italiani di Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc. Accompagnati dal direttore della cantina formiginese, Maurizio Boni, gli enologi trentini hanno visitato gli impianti della cooperativa, che aderisce a Confcooperative Modena. «Il bere frizzante ha successo non solo perché è di moda, ma grazie alla qualità del Lambrusco», hanno commentato gli ospiti, che tra ieri e oggi hanno visitato anche produttori di Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
