“Con meno dello 0.10% del bilancio del solo Comune di Mirandola si salverebbe il Giudice di Pace.” È questa la denuncia, conti alla mano, dei consiglieri Francesco Mantovani e Antonio Platis. Non è una novità che lo Stato si sia dimenticato di noi, ne è la riprova il fatto che la mannaia del Ministro non escluderà l’area del sisma 2012 ed andrà comunque a colpire le sorti degli uffici dei Giudici di Pace di Mirandola e Finale Emilia.
La popolazione terremotata, già duramente vessata dall’ingordigia fiscale e dalla burocrazia cervellotica, se vorrà “avere giustizia” dovrà pagarsi anche quella. Come previsto dalla legge, infatti, i Comuni potranno mantenere le sedi giudiziarie solamente assumendosi il costo degli immobili e del personale. Esattamente quello che sarà oggetto di discussione nei prossimi giorni sia nei singoli Consigli Comunali, sia in sede UCMAN (Unione Comuni Modenesi Area Nord). Una necessità soprattutto per le aree terremotate visto che i Giudice di Pace ha specifica competenza in materia condominiale e nei rapporti di vicinato ed avente la possibilità di decidere “secondo equità”, applicando cioè, piuttosto che le rigide norme del diritto civile, il buon senso. Tematica destinata ad esplodere con la ricostruzione.
Certamente razionalizzare e salvare è molto più complicato che tagliare ed eliminare, ma in questo caso non è accettabile perdere ulteriori servizi. Le strutture pubbliche disponibili non mancano in questo periodo e potrebbero essere facilmente individuate. Il personale necessario potrebbe essere ridimensionato a 2 o 3 unità operative invece che le 4 a disposizione di Finale e le 2 di Mirandola. Conti alla mano si tratta di trovare 50.000euro per il personale, 3.000 euro per le utenze e, al più, 10.000euro per l’affitto di un locale. Inoltre erano 6 le persone già distaccate dai Comuni alle due sedi del Giudice di Pace. Le cifre stratosferiche di 300mila euro vengono messe in giro ad arte per far credere che l’investimento sia insostenibile. L’impegno è ridicolo, soprattutto se ripartito tra i nove comuni dell’Area Nord. Il partitone è pronto ad accettare la sfida?
Non possiamo perdere, soprattutto in questo momento, un altro servizio.
(Francesco Mantovani – Consigliere Lega San Possidonio, Antonio Platis – Consigliere Pdl Mirandola)