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Bologna, “Caccia alle tigri”: l’assessore Rizzo Nervo partecipa alla performance in piazza Maggiore


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zanzara_tigre“Caccia la tigre!”: è l’esortazione che comparirà questa mattina, alle 11 in Piazza Maggiore, una scritta composta dai bambini delle scuole Sanzio, Mattiuzzi Casali e Giordani, sdraiati sul “crescentone” a formare le lettere dell’inedito slogan con i loro corpi.

Un invito che il Comune di Bologna rivolge a tutti i cittadini: niente a che vedere con felini esotici o con intriganti safari, il tema è quello della lotta alla zanzara tigre, un insetto fortemente infestante per le nostre città. La performance è infatti parte della campagna che accompagnal’ordinanza del Comune in materia e che ha voluto richiamare l’attenzione sul fatto che i tanti interventi portati a termine dall’amministrazione comunale sui luoghi pubblici non bastano ma c’è bisogno che ciascuno faccia la sua parte e abbia un ruolo attivo affinché le contromisure siano davvero efficaci.

È sufficiente infatti la disattenzione di pochi per permettere a questi insetti di moltiplicarsi in maniera rapidissima. Il dato si fa più chiaro se si pensa che basta l’acqua lasciata in un sottovaso ad accogliere e far crescere fino a 50 larve di zanzara; la cifra sale a centinaia per un tombino, migliaia per un bidone da orto. O che le uova deposte in autunno possono sopravvivere, anche all’asciutto, fino alla primavera successiva.

E un ruolo molto attivo lo stanno avendo questi piccoli testimonial, una rappresentanza delle tante scuole che in tutta la città hanno partecipato alle attività didattiche di approfondimento sul tema della lotta alla zanzara tigre, lezioni di entomologia e consigli pratici per impedire la proliferazione di questi insetti nei contesti urbani. Le classi sono ora impegnate nella sensibilizzazione a tutta la città: tra le altre cose hanno anche progettato e realizzato spot video e radiofonici che compongono l’elenco di poche semplici regole da seguire (un “esalogo”, di 6 istruzioni) per la lotta alla zanzara tigre che sarà diffuso a Bologna. Le indicazioni sono semplici ed è necessario applicarle già da questi primi giorni di primavera: eliminare l’acqua dai sottovasi, trattare i tombini dei cortili con gli appositi prodotti larvicidi, coprire con teli o reti i bidoni nei quali si conserva l’acqua degli orti, imballare o rivestire con materiali impermeabili i copertoni usati che restano all’aperto. Il tutto per ridurre al minimo le superfici di acqua stagnante dove le zanzare possono depositare le loro uova e dove queste possono schiudersi. E ancora, mettere dei pesci rossi nelle fontane o nei vasconi che restano pieni d’acqua, (dato che si nutrono anche di larve di zanzara) e tenere tagliata ed ordinata l’erba dei giardini privati, per lasciare anche alle zanzare adulte meno rifugio possibile.

Prima e dopo la performance in Piazza Maggiore i bimbi distribuiranno e illustreranno i dépliant della campagna “Caccia alla tigre” a passanti e curiosi: nelle prossime settimane l’attività proseguirà con attività di sensibilizzazione nelle aree vicino alle scuole coinvolte, in tutti i

Quartieri della città, dove i bimbi installeranno adesivi creati da loro nei luoghi più critici o pericolosi per la moltiplicazione delle zanzare e prenderanno di mira luoghi frequentati come mercati rionali, orti pubblici e altre strutture di quartiere per organizzare momenti di informazione rivolti ai cittadini.

 

Tutte queste le azioni indicate sono più che consigli: sono contromisure

obbligatorie per ogni cittadino, come da Ordinanza Comunale entrata in

vigore il 15 aprile e sono previste sanzioni per chi non le mette in

pratica. La campagna Caccia la tigre che accompagna l’ordinanza è

un’iniziativa del Comune di Bologna realizzata con la collaborazione di

Centro Antartide e Biodivercity.