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Eolico. Meo (Verdi): “Le regole della Regione sono chiare e tutelano le nostre montagne”

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eolico_2“Sulle regole per l’insediamento di impianti eolici industriali in Emilia-Romagna non ci sono precisazioni da fare perché la norma è chiarissima.” commenta così la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo il comunicato con cui Legambiente chiede alla Regione di precisare la propria posizione sull’energia eolica.

“Del resto, la Delibera assembleare n. 51 del 2011 – continua Meo – prima di essere approvata, è stata lungamente discussa e alla sua formazione hanno partecipato ambientalisti e imprenditori del settore presentando numerose e articolate osservazioni. Non mi risulta che in quell’occasione Legambiente abbia eccepito sui requisiti di efficienza energetica richiesti agli impianti eolici.”

“La Delibera, infatti, pur vietando l’installazione di pale eoliche lungo i crinali sopra i 1200 metri di altitudine e nelle aree agricole, introduce delle deroghe in queste aree altrimenti vietate per quegli impianti che “risultino di elevata efficienza, in termini di alta produttività specifica, definita come numero di ore annue di funzionamento alla piena potenza nominale, comunque non inferiori a 1800 ore annue.”

“E’ evidente – prosegue la consigliera Meo – che questi limiti sono stati posti proprio per evitare che si realizzassero progetti ideati soltanto sulla base dell’aspettativa di ottenere contributi pubblici o per la produzione di certificati verdi. In questo modo è possibile insediare eolico di grandi dimensioni solo in quelle aree del nostro Appennino che dimostrino, attraverso studi e rilievi anemometrici, di possedere la ventosità adeguata a produrre energia in maniera efficiente. Tali limiti ovviamente non valgono per il mini-eolico sotto i 60 kw che può essere installato in autoconsumo praticamente ovunque.”

“Deturpare il paesaggio e distruggere l’ambiente per costruire pale che non girano – conclude l’esponente ecologista – non ci aiuterebbe certamente a raggiungere l’obiettivo del 100% di energia da fonti rinnovabili, come auspicato da Legambiente. Proprio per questi motivi ho chiesto una apposita convocazione della Commissione Ambiente in cui valutare la documentazione di tutti i progetti in corso di autorizzazione in Emilia-Romagna.”