Uno dei segnali più evidenti della crisi economica che sta attanagliando anche Formigine (nel primo trimestre 2013 i lavoratori immediatamente disponibili al lavoro sono 490, 54 in più rispetto al 31 dicembre 2012), è certamente il numero crescente di cittadini e di famiglie che si rivolgono ai Servizi sociali del Comune per avere un aiuto, un sostegno economico, dinanzi alla forte contrazione dei redditi.
Significativo è l’andamento in ascesa nel primo trimestre dell’anno in corso, degli accessi allo Sportello Sociale (1.119 cittadini contro i 987 dello stesso periodo del 2012), così come quello dei colloqui con gli assistenti sociali (697 contro 411), ma altrettanto indicative sono le situazioni che vengono portate all’attenzione dei servizi e che ormai assumono l’aspetto di una quotidianità preoccupante. Aumentano gli sfratti per morosità, i debiti con i gestori di energia e le conseguenti interruzioni di erogazione di utenze essenziali (luce, gas, acqua), cresce complessivamente l’indebitamento delle famiglie per bisogni primari. La conferma giunge dai dati relativi al numero dei contributi straordinari (218 contro 172), dei quali per disagio abitativo (116), spese sanitarie (7), contributi scolastici (4) e per assicurazioni, pasti, trasporti (36). 257 sono stati, invece, i buoni acquisto emessi.
Questi numeri testimoniano dunque che gli effetti della crisi economica si sono fatti sentire in maniera ancor più grave e i Comuni, oltre a cercare di dare risposte professionali con i propri operatori nell’ambito di progetti di aiuto personalizzati per rendere autonomi i cittadini richiedenti, possono solo rafforzare la rete sociale per tentare di dare soddisfazione ai bisogni primari ed i diritti fondamentali delle persone, attraverso la promozione dello sviluppo della comunità in tutte le sue forme. A breve sarà convocata una commissione dei servizi sociali, aperta a tutti i consiglieri comunali, per accogliere proposte e suggerimenti. “La sinergia in atto da tempo tra il Comune di Formigine e l’associazionismo territoriale, è la fotografia più nitida del valore e della ricchezza che abbiamo sempre riconosciuto alle tante espressioni del nostro tessuto sociale – commenta l’Assessore alle Politiche sociali Maria Costi – oggi, di fronte alla complessità dei temi e dei problemi posti dalla nuova realtà socio-economica e dal governo locale, è necessario mettere in campo nuove forme di interazione tra i soggetti istituzionali e quelli del mondo economico, sociale, culturale ed associativo locale. La realizzazione di una migliore vita comune, mediante il principio di sussidiarietà, solidarietà ed equità sociale, non può dunque prescindere da un più ampio coinvolgimento e dalla valorizzazione delle forme organizzate in cui i cittadini volontariamente operano e si esprimono interagendo sia con gli organismi di partecipazione democratica sia con quelli economici e sociali”.