“Anche un modenese ferito nell’assalto operato a picconate da un ghanese clandestino su cittadini inermi, che consegna alla fine un bilancio quasi da atto terroristico; un fatto che sarebbe potuto accadere ovunque ma che ovunque si sarebbe anche potuto evitare se in Italia si affrontasse con maggiore severita e senza pregiudizi ideologici un problema che sta diventando un autentico dramma. Altro che “Jus Soli”, come PDL mettiamo invece in guardia da coloro che vorrebbero in realta’ propinarci un diverso diritto: lo “Jus Sola” – come direbbero i discendenti romani dei latini – vale a dire il diritto alla fregatura politica, favorendo una seconda ondata migratoria, peraltro in un momento di forte crisi economica “. Ad affermarlo l’avvocato Enrico Aimi, coordinatore provinciale del PDL che aggiunge, ” la situazione modenese e’ a rischio di implosione, lo segnalano in maniera inequivocabile i quotidiani assalti alla nostra comunita’ da parte di molti stranieri che oramai sono “azionisti” della Casa Circondariale di Modena al 90’/. , senza pensare poi a quelli senza lavoro o che pesano drammaticamente sui bilanci sociali ad ogni livello. Lo “Jus Soli” ha un fondamento giuridico per nazioni giovani e di enorme estensione territoriale, con percentuali di densita’ di abitanti per chilometro quadrato che si contano sul palmo di una mano, mentre in Italia superiamo le 200 unita’. Chi non ha ragioni di asilo politico, un reale ed effettivo lavoro o comprovate ragioni di studio, deve essere espulso, come avviene da sempre in tutte le democrazie avanzate e nei paesi civili. Cosi’ come in Italia non dovrebbero entrare persone delle quali non conosciamo il certificato penale (o le eventuali gravi pendenze), la situazione sanitaria (gravi malattie infettive), comprese le condizioni di salute mentale. In caso contrario”ha concluso Aimi”, la nostra debolezza legislativa in materia si trasformera’ in una calamita capace di attrarre poverta’ e disagi sociali dalle proporzioni e dagli effetti gravi ed inimmaginabili.
