Per la prima volta un libro esplora il mondo delle moto e dei centauri attraverso l’obiettivo della macchina da presa, andando a scavare fra generi, sottogeneri e film mainstream in cui la motocicletta fa la parte del leone. Il libro è “Ribelli on the road – Moto e bikers del cinema”, edito da Gremese di Roma e scritto da Alberto Morsiani, critico e saggista modenese, e verrà presentato dall’autore e dalla giornalista e scrittrice Nunzia Manicardi sabato 18 maggio alle ore 11 nella suggestiva cornice della casa Museo Enzo Ferrari di Modena (ingresso libero fino ad esaurimento posti).
Immagini, informazioni, aneddoti, curiosità dettagli e approfondimenti critici accompagnano i lettori in un trascinante viaggio che soddisferà sia i fanatici di cinema che gli appassionati di moto. Con l’aiuto di moltissime foto di scena, sia in bianco e nero che a colori, viene ripercorsa la grande storia dei “biker movies” e dei carismatici “riders” dello schermo, dal Marlon Brando/Johnny di Il selvaggio al Peter Fonda/Capitan America di Easy Rider, dal Willem Dafoe di The Loveless all’Anthony Hopkins di Indian – La grande sfida, dal John Travolta di Svalvolati on the road al Nicolas Cage di Ghost Rider, da Steve McQueen a Mel Gibson, da Mickey Rourke a Gérard Depardieu, da Tom Cruise ad Arnold Schwarzenegger… Il tutto con grande attenzione non solo all’evoluzione di un genere di culto dagli anni ’50 ai giorni nostri, ma anche al dettaglio tecnico dei modelli di moto impiegati nei vari film. Avvincente come un romanzo, “Ribelli on the road” parla di spazi sconfinati e di affollate metropoli, di libertà e paura, di ribellione e anticonformismo, di gang cattive di bikers e di eroi impassibili, di Guzzi e Harley, di Triumph e Ducati, ci cuoio e cromature, di corse sfrenate su pista e di solitarie cavalcate su strada.
Il libro è composto di varie sezioni. Dopo una introduzione che parla, a proposito di film e moto, di anarchia, satanismo, fusione con la natura, feticismo sessuale, voglia di libertà, desiderio di movimento, seguono una serie di capitoli che alternano riflessioni sull’evoluzione del genere ad approfondimenti su film e personaggi. Grande spazio all’America, come è ovvio, ma si parla anche di film europei, italiani, australiani, perfino africani. Completano il volume un’ampia filmografia e bibliografia, lo abbelliscono disegni di moto realizzati da Andrea Semprebon. Il libro ha avuto anche un’edizione francese.
Alberto Morsiani, direttore del Circuito Cinema e della Sala Truffaut di Modena, ha scritto numerosi libri riguardanti il cinema, soprattutto americano. Ricordiamo le monografie dedicate ad Anthony Mann, Joseph Mankiewicz, Oliver Stone, Gus Van Sant, Quentin Tarantino, Peter Weir, i corposi saggi sul paesaggio nel cinema di Hollywood, sul western, sul cinema indiano, sui film Pulp Fiction e Sentieri selvaggi. Sta lavorando a un volume su Kathryn Bigelow. E’ anche un appassionato biker.