“Lo scoop del consigliere Fabio Filippi è privo di fondamento e duole vedere chi fa politica utilizzare argomenti così delicati pur di apparire per un giorno sui mezzi di informazione”. Commenta così la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo, la notizia lanciata da Filippi, secondo cui i finanziamenti ai Comuni per il funzionamento dell’anagrafe canina e la gestione delle strutture di ricovero per cani e gatti verrebbero sottratti a fantomatici “fondi per le famiglie in difficoltà”.
“In realtà, i contributi (sempre più scarsi) che la Regione distribuisce ai Comuni per le azioni di lotta al randagismo, come la gestione dei canili o le campagne di sterilizzazione degli animali abbandonati, provengono da capitoli di bilancio dello Stato ben distinti da quelli che finanziano i servizi sociali e metterli strumentalmente in concorrenza serve soltanto ad aumentare la confusione e la sfiducia dei cittadini”.
“Ricordo poi al consigliere Filippi – continua Meo – che investire poche migliaia di euro all’anno nella lotta al fenomeno del randagismo, purtroppo ancora presente nei nostri territori, consente di evitare spese ben più ingenti, soprattutto nelle campagne e nelle zone montane dove, ad esempio, i danni agli allevamenti sarebbe certamente più gravi se aumentasse il numero dei cani randagi”.
“Questa volta – conclude l’esponente ecologista – Filippi ha perso una occasione per tacere, perché i tagli al fondo nazionale per la non autosufficienza sono stati decisi proprio dai Governi di centrodestra”.