Home Appennino Modenese Un quadrangolare di Pallavolo Femminile al Palanderlini di Modena per promuovere la...

Un quadrangolare di Pallavolo Femminile al Palanderlini di Modena per promuovere la campagna “Mani sicure”


# ora in onda #
...............




sport_pallavolo“Un bambino deve sapere dove il diavolo mette la coda”. Questo lo slogan di “Mani sicure”, la campagna nazionale di prevenzione degli infortuni alla mano del bambino, ideata dalla Società Italiana di Chirurgia della Mano (SICM) e coordinata, quest’anno, dalla Struttura complessa di Chirurgia della Mano dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, in qualità di centro d’eccellenza nella cura di questo tipo di traumi, diretto dal Dr. Antonio Landi. La campagna prevede una serie di momenti pubblici di sensibilizzazione nei luoghi potenzialmente più rischiosi: a casa, sui banchi di scuola, mentre si pratica uno sport o si gioca: sono solo alcune delle situazioni che, per i più piccoli, possono nascondere potenziali pericoli.

Proprio con riferimento al mondo sportivo, il 16 giugno prossimo, la Società Anderlini di Modena organizza un quadrangolare di pallavolo per squadre femminili, classe 2000. Il torneo comincerà alle ore 14,00 con Marco Venturelli – coordinatore infermieristico della Chirurgia della Mano e ideatore dell’evento – e Andrea Leti Acciaro – chirurgo della Mano del Policlinico e Coordinatore della campagna nazionale – che, assieme al collega Mario Lando, presenteranno la campagna e lo spirito del torneo. Dalle 14,30 cominceranno le gare che vedono impegnate, Anderlini Unicom Starker, Anderlini gialla Unicom Starker verde Città di Carpi e S. di P. di Serramazzoni. Alle 18.00 vi sarà la premiazione.

“L’idea di organizzare un torneo di pallavolo per under 13 – spiega Marco Venturelli – ci è venuta perché questa campagna ha lo scopo di promuovere comportamenti virtuosi negli ambiti dove i bambini e i teen-ager trascorrono la maggior parte del tempo. Ambienti familiari dove, secondo le statistiche, avvengono la maggior parte di infortuni dei bambini. Tra questi vi sono gli ambienti sportivi che sono determinanti nella formazione dei ragazzi e che quindi sono tra i luoghi privilegiati per promuovere l’educazione alla salute. Ringrazio tutte le società che hanno risposto all’invito dell’Anderlini.”

I DATI SUGLI INCIDENTI

Nel 2012 il pronto soccorso della Chirurgia della mano del Policlinico ha registrato 777 accessi di bambini tra zero e tredici anni, il 15% del totale degli accessi (5.376). Il 58% dei traumi registrati ha riguardato bambini di età compresa tra 10 ai 13 anni. In media, per quattro bambini su cento è stato necessario un intervento chirurgico. A livello nazionale gli infortuni più frequenti sono ustioni, cadute, ferite da taglio e schiacciamenti. Forni troppo bassi, fornelli incustoditi, prese di corrente, oggetti appuntiti come aghi, forchette, coltelli, ma anche compassi, matite e acqua bollente. Sono questi alcuni dei pericoli più comuni nei quali un bambino potrebbe incorrere a casa o a scuola. Ma anche l’attività sportiva ha i suoi rischi. Basti pensare alla catena della bicicletta o ai bocchettoni che nelle piscine riciclano l’acqua. A questi, poi, si aggiungono i petardi inesplosi che si possono trovare in casa e per strada, ad esempio dopo Capodanno.