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La Direzione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena: “effettivamente il Pronto Soccorso ora è un’eccellenza”

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pronto_soccorso_policlinico“In una nota arrivata oggi, il comandante dell’Accademia Militare, Generale di Brigata Giuseppenicola Tota, esprime il più vivo apprezzamento per l’eccellenza rappresentata dalla collaborazione fra Pronto Soccorso, Cardiologia e Terapia Intensiva del Policlinico nell’affrontare con successo un caso drammatico occorso ad un suo ufficiale. La realtà – dichiara    la Direzione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena in una nota – è quindi molto lontana da quello che Daniele Giovanardi scrive in una lettera inviata nei giorni scorsi ai giornali locali, dove avanza in modo esplicito il dubbio che, dopo le sue dimissioni, il Pronto Soccorso da lui diretto sino a settembre del 2012, fosse allo sbando”.“Per fortuna, anzi per merito degli ottimi professionisti che vi lavorano, le cose non stanno così. A dimostrarlo -prosegue l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena –  sono i dati di attività, che ai modenesi sicuramente interessano più delle opinioni. Dalla loro analisi emerge che dallo scorso mese di ottobre i risultati sono già ampliamente migliorati, nonostante si lavori ancora in una situazione non ottimale a causa delle conseguenze del terremoto. Un’organizzazione più oculata, l’adozione di modelli di presa in carico dei pazienti che hanno consentito di superare quello che ironicamente veniva denominato “metodo fionda” (che forzava il ricovero anche senza i dovuti approfondimenti), ha portato a evitare, dall’inizio del 2013, oltre 400 ricoveri inappropriati, e questo senza che l’Osservazione Breve Intensiva abbia potuto riprendere appieno le proprie attività. Poiché tutti condividono che i ricoveri debbano avvenire nel reparto giusto, perché il paziente sia curato al meglio, per consolidare questi risultati da luglio il progetto di miglioramento interesserà anche le aree specialistiche con l’obiettivo di ridurre al minimo, pur permanendo le difficoltà legate alla carenza di posti letto, il fenomeno dei posti aggiunti, che già oggi si è dimezzato rispetto ai primi mesi del 2012. Il tutto senza che gli accessi in Pronto Soccorso si siano ridotti.

Ma i dati positivi non sono solo numerici. Oggi è cambiato il clima: i medici di Pronto Soccorso parlano con maggiore frequenza e serenità con i colleghi dei reparti, seguendo percorsi di condivisione i cui effetti si riflettono positivamente sui pazienti. Anche in questo caso i dati parlano chiaro: senza la collaborazione del Pronto Soccorso gli ortopedici avevano grandi difficoltà ad operare le fratture del collo del femore in tempi brevi. Grazie alla collaborazione ed all’impegno di tutti si è passati dal 31% di interventi entro 48 dal ricovero del 2012 al 65% del 2013.

Al miglioramento del clima – aggiunge la Direzione dell’Azienda –  ha contribuito anche il licenziamento, avvenuto il giorno prima che il dottor Giovanardi firmasse le sue dimissioni, di un medico del Pronto Soccorso che, al magistrato che indagava sulle sue gravi attività illecite, ha confessato “dicevo al paziente di presentarsi al Pronto Soccorso quando ero io di guardia comunicando i miei turni e dicendogli che, all’arrivo, avrebbe dovuto farmi chiamare dal personale. Lo scopo di tutto questo era favorire pazienti che successivamente avrei operato in regime di libera professione”. Per questi pazienti, naturalmente, niente ticket e niente attese in Pronto Soccorso. Concludo ringraziando nuovamente tutti i colleghi che in silenzio, in una situazione di oggettiva difficoltà, lavorano ogni giorno per assicurare ai cittadini modenesi la migliore assistenza possibile”.