Un gesto di straordinaria generosità, sintesi perfetta tra cuore e testa, che ha come protagonisti due modenesi doc Otello Burani e Maria Giovetti, una coppia affiatata formatasi oramai 55 anni fa, che ha deciso, insieme ai fratelli Renzo ed Elio, di mettere a disposizione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena la somma di 2 milioni di euro per la realizzazione completa dei lavori di ristrutturazione del Dipartimento di Chirurgia e dei Trapianti. A spiegare le motivazioni che li hanno spinti a questa scelta è lo stesso Otello che parte da un aneddoto legato ad uno dei grandi modenesi del ‘900, Enzo Ferrari. “Ho sempre lavorato nel settore delle vernici per le carrozzerie e negli anni ’60 riuscii a conquistarmi la fiducia del Commendatore proponendogli una soluzione innovativa che gli permetteva di ridurre i tempi di lavorazione. Da allora nacque una solida collaborazione che mi portava davvero molto spesso a frequentare lo stabilimento di Maranello. Enzo Ferrari un giorno mi chiamò e mi disse perchè lavoravo tanto e soprattutto cosa avrei fatto con i soldi che guadagnavo, visto che non avevamo figli. Mi venne spontaneo rispondere che li avrei utilizzati per fare del bene. Lui mi rispose: bravo, allora continua così. Questo episodio risale all’inizio degli anni ’80. Oggi quella idea si trasforma in qualcosa di concreto che spero potrà essere a chi vive nella mia terra, una terra dalla quale abbiamo ricevuto tanto e alla quale con questo gesto desideriamo restituire qualcosa. Un grazie prima di tutto va a mia moglie perché si tratta di una scelta pienamente condivisa, un grazie poi alla direzione del Policlinico che si è adoperata, in modo rapido e costruttivo, per avviare il progetto e alla Banca popolare dell’Emilia Romagna che mi è stata a fianco sin dal primo momento per realizzare la nostra idea”.
L’importante somma che sarà destinata al Policlinico consentirà di realizzare la completa ristrutturazione del Reparto di Chirurgia dei Trapianti del Policlinico di Modena. In particolare il progetto prevede un’area destinata alle degenze in grado di accogliere 27 posti letto, inseriti in un contesto che nel panorama nazionale si porrà all’avanguardia sia sotto il profilo tecnologico che dal punto di vista del comfort alberghiero. La somma di 2 milioni di euro permetterà di completare l’intero intervento.
A rendere ancora più speciale questa scelta, si aggiunge il ricorso ad un istituto giuridico di common law, molto utilizzato nei paesi anglosassoni, ma decisamente più raro nel nostro Paese nonostante offra una notevole flessibilità organizzativa, garantendo al contempo un rigoroso percorso di verifica e controllo rispetto al raggiungimento dell’obbiettivo prefissato e condiviso. In particolare oggi è attivo il “Trust Famiglie Burani e Giovetti Onlus” che, tra l’altro, ha ottenuto dalla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate il riconoscimento della qualifica di onlus.
“Con i miei collaboratori, in questi mesi, ho avuto il piacere d’incontrare più volte il signor Burani per approfondire gli aspetti tecnici e organizzativi, ma è stato sufficiente il primo colloquio per apprezzarne la straordinaria umanità e la determinata volontà di fare qualcosa di importante e duraturo per la terrà in cui vivono da sempre. In questo caso limitarsi a dire grazie per il nobile gesto sarebbe riduttivo, perché con la loro scelta e con il prezioso supporto degli specialisti della Banca popolare dell’Emilia-Romagna, abbiamo individuato un percorso innovativo che può diventare anche per altri un esempio positivo da seguire. Inoltre, fatto non meno importante, ci hanno dato la loro fiducia stimolando tutta l’organizzazione a fare al meglio il nostro lavoro” ha dichiarato il direttore generale dell’Azienda, Licia Petropulacos, in occasione delle presentazione ufficiale dell’accordo.
Per ringraziare pubblicamente i coniugi Otello Burani e Maria Giovetti e ascoltare le nobili motivazioni che li hanno spinti a questo generoso gesto presso il Policlinico di Modena si è svolto oggi, venerdì 21 giugno, un incontro al quale erano presenti oltre a Otello Burani e Maria Giovetti il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Licia Petropulacos, il professor Giorgio Enrico Gerunda, del Centro Trapianti e, in rappresentanza del Gruppo Bper che ha un ruolo determinante per la creazione giuridica del Trust e la sua piena realizzazione, Maurizio Morgillo, Responsabile Direzione Asset & Wealth Management di Gruppo Bper ed Enrico Turci, Consigliere Delegato di Bper Trust Company Spa.
Come detto uno degli elementi di forte novità è il ricorso allo strumento giuridico del Trust in virtù del quale un soggetto (IL DISPONENTE) trasferisce la proprietà di determinati beni a un terzo (TRUSTEE), il quale dovrà amministrarli gestirli e disporne o per il raggiungimento di un prefigurato scopo e/o a favore di soggetti beneficiari, determinati o indeterminati. Centrale in questo caso è l’elemento fiduciario che si instaura tra chi destina i beni e chi è chiamato a gestirli per il raggiungimento dello scopo. A ciò si aggiunge che nelle regole che ne disciplinano il funzionamento assume particolare rilievo il rispetto rigoroso della tabella di marcia definita congiuntamente per il completamento dell’opera.
“Per noi è davvero un onore avere fornito, prima la nostra consulenza per individuare la soluzione più idonea per realizzare i desideri delle famiglie Burani e Giovetti e, successivamente, gli strumenti per creare il contenitore più idoneo, che peraltro, come in questo caso, può avere le caratteristiche di una Onlus, offrendo così ulteriori garanzie di trasparenza” ha sottolineato Maurizio Morgillo, Responsabile Direzione Asset & Wealth Management di Gruppo Bper.
La bella storia che ha condotto al Trust Famiglie Burani e Giovetti
I signori Otello Burani e Maria Giovetti, sono sposati da molti anni e non hanno eredi diretti. Otello e Maria hanno lavorato una vita assieme, nel campo delle vernici industriali, attività in cui Otello ha avuto modo di esprimere il suo talento imprenditoriale e sviluppare importanti collaborazioni, tra le quali spicca quella con il Commendatore Enzo Ferrari. Dopo una vita interamente dedicata al lavoro, anche a fronte di vicende personali che li hanno toccati profondamente, i coniugi Burani hanno maturato il desiderio di destinare i risparmi accumulati in tanti anni di attività ad un’iniziativa benefica, ovvero ad un progetto di utilità sociale nel settore della ricerca scientifica o dell’assistenza medica, da compiersi sul territorio modenese, al quale sono profondamente legati. La loro già matura determinazione si è ulteriormente rafforzata a seguito delle vicende del terremoto dello scorso anno, che hanno duramente colpito il territorio modenese e le realtà limitrofe.
Il Trust Famiglie Burani e Giovetti – Onlus
Il percorso
Alla nobile intenzione di sostenere un’iniziativa benefica, profondamente legata al territorio, hanno fatto seguito alcuni approfondimenti con l’Ufficio Wealth Management di Banca popolare dell’Emilia Romagna, istituto bancario del quale i Burani sono clienti da molti anni. I coniugi sono così giunti alla scelta di utilizzare il trust, nella particolare tipologia di trust di scopo, ritenendo che questo istituto giuridico fosse il più adeguato a verificare l’effettiva destinazione delle somme all’iniziativa benefica desiderata.
Nel trust di scopo il disponente (colui che decide di dare vita al trust) sceglie di destinare i beni che intende conferire in trust al perseguimento di uno scopo. Il medesimo disponente individua chi sarà il trustee del trust, ovvero colui che avrà il compito di agire, conformemente con le prerogative e le facoltà che l’atto costitutivo del trust, promanazione della volontà del disponente, gli attribuisce per l’efficiente realizzazione della finalità scelta.
Attraverso lo storico legame dei Burani con Banca popolare dell’Emilia Romagna, i coniugi hanno avuto modo di conoscere Bper Trust Company, la società di Banca popolare dell’Emilia Romagna che offre servizi specialistici per l’impostazione e la gestione di trust interni, istituiti in Italia ai sensi della legge n. 364/1989, che ha ratificato la Convenzione Internazionale dell’Aja del 1985.
La nascita e la finalità del Trust
Il 9 gennaio 2013 il signor Otello Burani e la Signora Maria Giovetti, in qualità di disponenti, hanno dato vita al “Trust Famiglie Burani e Giovetti” il cui scopo, come letteralmente indicato nell’art. 6 del relativo atto istitutivo: “consiste esclusivamente nella solidarietà sociale, da realizzarsi attraverso attività di beneficenza di cui all’art. 10 comma 1, lett. a) del D. Lvo 4 Dicembre 1997 n. 460 (omissis) a favore di enti senza scopo di lucro operanti (omissis) preferibilmente nel territorio modenese o in realtà limitrofe, per la realizzazione diretta di progetti di utilità sociale nel settore della ricerca scientifica, della diagnosi, dell’intervento e della riabilitazione in materia di pediatria e diagnosi prenatale ovvero di chirurgia generale e dei trapianti nonché di progetti di istituzione ed organizzazione di centri funzionali alle suddette attività, secondo quanto previsto dall’art. 10 comma 2-bis della Legge Onlus”.