Nota dell’onorevole emiliano-romagnolo Giovanni Paglia in relazione all’approvazione del Dl 43 sulle Emergenze Ambientali, con l’illustrazione della posizione di SEL e la comunicazione dell’accoglimento da parte del governo di tre nostri OdG, uno dei quali molto significativo che impegna l’esecutivo “a disporre la sospensione definitiva di ogni attività di autorizzazione e ricerca in essere e qualsiasi autorizzazione in merito a nuovi progetti di ricerca di idrocarburi che riguardino territori colpiti dal sisma del Maggio 2012, in virtù del comprovato rischio sismico dell’area”.
Dl 43: SEL si astiene, ma anche buone misure nel decreto. Accolti dal Governo 3 nostri ODG, tra cui stop definitivo a trivellazioni in zone sismiche.
L’esame del decreto 43 concernente varie Emergenze Ambientali da risolvere nel nostro Paese, e che al suo interno contiene anche una serie di misure in favore dei territori colpiti dal sisma del maggio 2012, vede l’astensione del gruppo parlamentare di SEL alla Camera dei deputati.
Lo afferma il deputato emiliano-romagnolo di SEL, Giovanni Paglia.
Il nostro gruppo giudica di non potere esprimere un voto a favore per due motivi: anzitutto – argomenta Paglia – perché siamo una forza di opposizione che, chiamata ad esprimere un voto di fiducia, non può che essere coerente con se stessa; e per la stessa composizione del decreto, sbagliata nella pretesa di volere accomunare situazioni tra loro diversissime, nonché per taluni elementi di merito (come quelli sulla TAV) che vanno nella direzione sbagliata.
Come sappiamo dalle contrapposte polemiche di questi giorni, il M5S ha scelto l’ostruzionismo sul decreto emergenze, anche con alcune buone ragioni; questo – sottolinea Paglia – aveva consentito a loro e ad altri, tra cui SEL, di migliorare non poco il provvedimento. Poi, per motivi imperscrutabili, forse per potere avere l’occasione di urlare contro tutto e tutti ancora una volta, il M5S si è arroccato, servendo al Governo il voto di fiducia su un piatto d’argento. Risultato: tutto è rimasto come era uscito dal Senato – si rammarica il deputato di SEL – e non è stato possibile accogliere importanti emendamenti.
Il decreto, al netto di queste circostanze, contiene comunque alcune buone decisioni per i cittadini e per le imprese delle zone colpite dal sisma, fa notare Paglia: prolunga lo stato d’emergenza al 31 dicembre 2014, porta con se la possibilità per i Comuni di pagare straordinari e di assumere personale attraverso una deroga al patto di stabilità interno, permette alle imprese della zona di continuare ad usufruire di credito agevolato per rispettare le scadenze fiscali e tributarie, diluisce ulteriormente i tempi per il pagamento di tasse, bollette e contributi a carico di imprese e cittadini.
Tuttavia l’impossibilità di presentare emendamenti alla Camera non ci ha consentito di presentare e discutere alcuni temi raccolti nel confronto con i territori e con i nostri amministratori – evidenzia il deputato di SEL – che continuano a rappresentare urgenze da risolvere: maggiori e più celeri risorse per la ricostruzione delle abitazioni, la scuola, i servizi sociali, il sostegno al reddito affinché nessuno resti indietro.
In compenso – conclude Paglia – sono stati approvati tre nostri odg sul tema della rigenerazione dei Centri storici, del miglioramento energetico per gli immobili (questo con modifiche rispetto alla nostra versione che prevedeva l’obbligo di miglioramento energetico) e delle trivellazioni che impegnano il Governo:
a prevedere, nell’ambito delle proprie competenze, opportune risorse volte alla rigenerazione delle condizioni di vita e di lavoro delle comunità colpite da eventi sismici, anche attraverso la previsione di contributi per la riqualificazione e recupero degli spazi pubblici, della viabilità in un’ottica di mobilità sostenibile, miglior fruibilità degli spazi, abbattimento delle barriere architettoniche;
a prevedere, per le aree colpite dagli eventi sismici e oggetto di interventi di ricostruzione e ristrutturazione, che gli interventi sugli immobili, compresi quelli pubblici, possano estendere il miglioramento energetico, riconoscendo, nel quadro di compatibilità della finanza pubblica, il 100% di detrazione in 3/5 anni delle spese sostenute per dette finalità;
a disporre la sospensione definitiva di ogni attività di autorizzazione e ricerca in essere e qualsiasi autorizzazione in merito a nuovi progetti di ricerca di idrocarburi che riguardino territori colpiti dal sisma del Maggio 2012, in virtù del comprovato rischio sismico dell’area.