Home Politica Lettera aperta di Alessio Pecoraro alle ragazze ed ai ragazzi di Sassuolo

Lettera aperta di Alessio Pecoraro alle ragazze ed ai ragazzi di Sassuolo

# ora in onda #
...............




alessio_pecoraro

Care ragazze, cari ragazzi,

lunedì presenteremo Insieme Adesso! perché siamo convinti che si possa fare politica rifiutando i modi e i metodi dei vecchi partiti che hanno finito per mettere l’interesse di pochi davanti a quello di molti. Vogliamo riaffermare che la politica è bella perché “il mio problema è uguale al tuo sortirne da soli è l’avarizia, sortirne insieme è la politica” parole e musica di Don Lorenzo Milani.

Siamo cresciuti nei vent’anni di “guerra fredda” tra berlusconiani ed antiberlusconiani ed i risultati sono sotto i nostri occhi, sta a noi ricercare le ragioni dello stare insieme, vivendo le diversità come capacità di arricchimento reciproco e non come ostacolo.

Non dobbiamo pensare a Sassuolo di destra o di sinistra, ma dobbiamo pensare una Sassuolo più semplice, più bella e più coraggiosa. Una Sassuolo europea non una cittadina di provincia e per farlo servono l’entusiasmo e le energie di tutti, nessuno escluso, indipendentemente dalla nazionalità o dal credo religioso e quello che si è votato alle ultime elezioni.

Vogliamo parlare di politica, ma senza perderci in tattiche e caminetti, perché il problema maggiore del nostro tempo è che la politica è troppo distante dalla vita di noi cittadini, parla più a se stessa che a noi. Non va solo cambiata, ma va sincronizzata al mondo che corre.

Per questo non vi chiederemo di tesserarvi, ma di portare le vostre idee, per dar vita ad un confronto serio, leale, aperto. Non vogliamo metterci in fila per prendere qualcosa ma dobbiamo avere l’ambizione e la voglia di dare il nostro contributo, metterci in rete per cambiare le cose.

Pensiamo che il nostro Paese abbia bisogno di una “rivoluzione culturale dolce”: partiamo dall’abolizione del finanziamento ai partiti. Ogni centesimo dato ai partiti è uno sfregio al referendum promosso dai radicali e votato dai cittadini. Si può fare politica in modo diverso.

Siamo per un Paese che premi il merito. Un Paese dove la scommessa sul capitale umano stronchi la cultura della raccomandazione. Riformare il fisco rendendolo più semplice: basta con la logica del terrore di Equitalia, ente costruito dai governi di destra e da quelli di sinistra che si è dimostrato forte coi deboli e debole coi forti. Crediamo in un’Europa che abbia un’anima che sia un’opportunità e non un nemico alleato di banche e tecnocrati.

Il più bel manifesto politico non lo ha scritto un politico ma lo ha scritto un cantante, Luciano Ligabue, nel 2002 e dice io voglio un mondo all’altezza dei sogni che ho e strofa dopo strofa sottolinea quella voglia che appartiene ad ogni uomo di buona volontà di difendere il suo diritto ad avere ancora desideri e speranze, al di la del pessimismo.

Diceva Tony Blair che fare politica è dare una chance all’impossibile, tocca a noi – adesso – avere il coraggio di cambiare e affidare il Paese a una classe dirigente nuova perché quella di prima ha fallito.

Nonostante tutto, nonostante tutti io sono sicuro che il meglio deve ancora venire;

Vi aspetto,

Alessio