Home Politica Defranceschi (M5S Regione): “resoconto del ‘Trasparenza tour’ “

Defranceschi (M5S Regione): “resoconto del ‘Trasparenza tour’ “

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“E con la consegna della raccolta firme per l’immediata abolizione dei vitalizi, si ricomincia con altri sei mesi. Tanti i risultati portati a casa dal TRASPARENZA TOUR, fatto all’insegna della partecipazione attiva delle persone, e quindi istituito nella speranza di vederla sempre vigile e protagonista.

Abbiamo parlato di cose concrete: leggi, denunce, scoperte; di risultati e difficoltà che si incontrano nel ruolo di eletti all’interno di istituzioni fortemente indirizzate alla conservazione del potere e abituate all’indolenza e alla rassegnazione.

La scelta di farmi accompagnare dai ragazzi eletti, si è rilevata vincente. Le serate non sono mai terminate prima dell’una per le tante domande e curiosità che avevano sul loro lavoro. Non solo: abbiamo constatato quanta aspettativa ci sia tra le gente verso ciò che il movimento 5 stelle può fare in parlamento.

Forse per questo, ho avvertito ancora di più la responsabilità come unico rappresentante in Regione, vedendo quanto si affidino al mio ruolo non solo di riferimento, ma anche di collegamento tra il territorio e i nostri ragazzi in Parlamento.

Tuttavia, a questo proposito, abbiamo notato, io così come i parlamentari che di volta in volta mi hanno accompagnato nelle diverse province, una tendenza a considerarci come unici depositari dell’attuazione del programma a cinque stelle. Ho infatti dovuto precisare diverse volte durante il tour una cosa che vorrei fosse chiara: non esistono segretari di partito o capi bastone nel Movimento 5 stelle. Io sono eletto per fare il consigliere regionale, non il politico. Il Movimento non è un partito, e sebbene ne risenta in termini di organizzazione, questo significa una cosa ben precisa, che forse col tempo si sta tendendo a dimenticare: siamo cittadini che lavorano per il proprio paese. E in quanto cittadini, si possono esprimere opinioni sull’operato di un altro cittadino, o valutazioni sulla sua opportunità, ma non siamo depositari di un autorità alla quale evidentemente tutti sono ancora abituati: demandare al partito, o richiedere al segretario, di risolvere questioni, delegandogli la responsabilità della gestione dei conflitti.

L’autorevolezza che ciascuno di noi ha, è quella che viene dal lavoro che si svolge, e solo quello riguarda. Né più, né meno.

La natura del Movimento è quella di essere fermamente democratica, proprio nel senso di responsabilizzazione di ciascuno nel percorso di partecipazione.

Colgo quindi l’occasione per ricordare, come abbiamo dimostrato durante il tour, che il lavoro che noi facciamo da eletti dentro le istituzioni, è possibile solo quando affiancato dalle continue iniziative delle persone, che non a parole, ma a fatti, partecipano alla denuncia e alla proposta, finalizzata a cambiare questo sistema incancrenito nella deresponsabilizzazione e impigrito nella delega.

Con ancor più soddisfazione quindi, ho potuto godere del valore della partecipazione delle persone, avvenuta nonostante un tour ridotto e la difficoltà nel raggiungere i diversi luoghi da parte delle persone appartenenti alle province non toccate: è sempre stimolante che ci siano delle persone che rinunciano ai loro vender e domenica sera per sentirti parlare di politica e portarti le loro osservazioni. E mi ha aiutato non poco, constatare che il Movimento, sul territorio, è più attivo che mai.

Chiudo con una curiosità il cui esito voglio condividere con voi: nelle altre semestrali, per tre anni, abbiamo sempre messo al voto le dimissioni dei consiglieri.

Quest’anno, rispetto agli altri, abbiamo fatto un piccolo esperimento: non abbiamo proposto la votazione per vedere la reazione delle persone. Ebbene, non solo non è arrivata nessuna richiesta di dimissione, ma è arrivata la piacevole conferma che quello che interessa, è il lavoro e le prove che il consigliere – e quest’anno i parlamentari – si trovano ad affrontare. Lavoro che ha portato, evidentemente, a confermarne e darne per acquisita la validità, tanto da non sentire il bisogno di metterla in discussione”.

(Andrea Defranceschi, capogruppo Movimento 5 Stelle Regione Emilia-Romagna)