La proposta di unificare le Aziende pubbliche di servizio alla persona (Asp) a livello distrettuale è stata condivisa dagli Enti, le associazioni e i sindacati che hanno partecipato oggi all’udienza conoscitiva promossa dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Monica Donini, sulla proposta di legge, presentata dalla Giunta, di riordino delle Asp. Ma dubbi sono stati espressi (in particolare dalle cooperative sociali) sulle forme di assunzione del personale all’interno delle Aziende. Qualche perplessità anche sulla scelta dell’amministratore unico. Critici, invece, Usb Emilia-Romagna e Associazione Insegnanti sull’inserimento dei servizi scolastici all’interno delle Asp. All’incontro hanno partecipato: Cgil e Cisl Emilia-Romagna; Asp Casa Valloni; Usb Emilia-Romagna.; Adi Associazione docenti; Alleanza Coop italiana; Forum terzo settore; Ansdipp; Unione Val d’Enza; Anci Lega autonomie e Confcooperative.
L’assessore alle Politiche sociali, Teresa Marzocchi, ha ribadito che non ci sarà nessuna sovrapposizione ai Comuni. “La proposta – ha detto – è finalizzata ad un aggiustamento, un adeguamento della normativa precedente. Vogliamo difendere e soprattutto rafforzare, non cambiare, il nostro sistema di welfare. La scelta dell’amministratore unico è una proposta di semplificazione che vuole dare più valore all’Assemblea dei sindaci. Nella scelta di integrare i servizi sociali e i servizi educativi, richiesta avanzata dagli Enti locali, non c’è – ha sottolineato – alcuna volontà di privatizzazione o di non sostenere il sistema pubblico”.
Paola Marani (Pd), relatrice del provvedimento, ha rilevato che “l’obiettivo di unificare le aziende pubbliche di servizi alla persona in ambito distrettuale (fermo restando la possibilità di costituire Aziende per ambiti ancora più vasti, coincidenti con quelli provinciali), è finalizzato a superare la frammentazione esistente dei servizi; assicurare maggiore garanzia di adeguatezza gestionale, qualità ed integrazione dei servizi e fornire percorsi di razionalizzazione amministrativa rispetto alle diverse competenze ora operanti”.
Al progetto, scelto come testo base, sono abbinate due proposte di legge presentate dai gruppi Sel-Verdi e Fds e dal Pdl.