Nel mondo, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno più della metà della popolazione è vittima di almeno un attacco di cefalea, o, secondo il linguaggio comune, di mal di testa, tanto da far collocare tra le dieci malattie più invalidanti le forme croniche della patologia. Queste percentuali aumentano vertiginosamente se si focalizza l’attenzione sui paesi industrializzati dove lo stile di vita è più frequentemente caratterizzato da ritmi serrati e necessità di affrontare quotidianamente situazioni particolarmente complesse.
In Italia, e questo vale anche per i modenesi, otto persone su dieci, con una prevalenza delle donne sugli uomini, hanno avuto almeno un attacco di mal di testa. Di questi circa il 10% soffre di emicrania (nel modenese si arriva al 12%) che è quel tipo di cefalea, spesso di natura ereditaria, che crea effetti invalidanti assolutamente non trascurabili sia per la qualità della vita della persona sia per i costi sociali che ne derivano. Il quadro statistico si completa con un 1% di persone che soffrono di forme di cefalee croniche e uno 0,5%, un individuo su duecento, che soffre di cefalea definita a grappolo (in questo caso le crisi si raggruppano in uno o più periodi di malattia all’anno, della durata di 6-12 settimane, intervallati da periodi di completa assenza di sintomi).
“Nella nostra provincia almeno 6 mila persone soffrono di forme di cefalea importanti, spesso invalidanti in modo rilevante: nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di situazioni legate ad un abuso di farmaci – ha sottolineato il professor Luigi Alberto Pini direttore del Centro e tra i maggiori esperti a livello nazionale, in occasione della inaugurazione dei nuovi spazi dedicati all’attività svolta in Day Hospital dal Centro per la Studio delle Cefalee. “Ogni anno visitiamo circa 3000 persone, molte di queste, a conferma della qualità del lavoro di ricerca e cura che svolgiamo arrivano da fuori provincia, per l’esattezza il 68,6% del totale. Spesso siamo chiamati ad assistere pazienti con patologie rare e particolarmente complesse. Dal 1980, anno dell’avvio dell’attività, ad oggi abbiamo creato una preziosa banca dati, in gran parte informatizzata, che può contare su 27mila schede di pazienti che nel tempo abbiamo seguito. Rispetto ai nuovi locali dedicati all’attività di Day Hospital mi preme evidenziare che sono davvero molto importanti perché ci consentono non solo di accogliere le persone in ambienti più confortevoli, ma anche di offrire risposte più mirate ed adeguate alle centinaia di persone che altrimenti avrebbero come unica possibile risposta estemporanea il ricorso al Pronto Soccorso.”
All’inaugurazione di questa mattina, martedì 16 luglio, oltre al direttore del Centro, tra gli altri erano presenti Kyriakoula Petropulacos, Direttore Generale Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Aldo Tomasi Rettore Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Anselmo Campagna, Direttore Sanitario Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Giorgio Pighi, Sindaco Comune di Modena.
“L’intervento che interessa gli spazi del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Cefalee ed Abuso di Farmaci, nato per iniziativa del professor Emilio Sternieri, – ha commentato il Rettore professor Aldo Tomasi – dà respiro e sistemazione ad una struttura sanitaria che in oltre 30 anni di attività assistenziale e di ricerca ha saputo conquistarsi un ruolo importante e di eccellenza nel panorama scientifico nazionale e internazionale. I numeri delle prestazioni e dei malati seguiti stanno a testimoniare non solo quanto sia fondamentale la sua presenza, poiché circa il 10% della popolazione soffre di emicrania e un’altra percentuale che oscilla tra il 30 e l’80% ha avuto almeno una cefalea tensiva nell’ultimo anno, ma anche il contributo che essa ha portato al miglioramento ed al riconoscimento del valore della sanità modenese. Il fatto che oltre due terzi dei pazienti ricoverati venga da fuori provincia fa ben comprendere quale grado di apprezzamento circondi questa struttura. Con la manutenzione effettuata si offrono alla popolazione spazi ancora più accoglienti capaci di assicurare qualità nelle prestazioni, confort e privacy”.
“L’inaugurazione di oggi per il Policlinico rappresenta un esempio positivo davvero denso di significato. Essa infatti costituisce una risposta migliorativa della nostra capacità di risposta verso i pazienti e gli stessi operatori e una nuova conferma della volontà di valorizzare una delle numerose eccellenze che caratterizzano la nostra struttura, mantenendo fermo, anche in una fase delicata come quella del post terremoto che ci impone scelte complesse e che inevitabilmente si riflettono su una parte delle attività assistenza, il ruolo di riferimento che in molti ambiti il nostro Ospedale negli anni ha saputo ritagliarsi” ha da parte sua evidenziato con soddisfazione Anselmo Campagna, direttore sanitario del Policlinico di Modena.
L’intervento, che ha comportato un investimento complessivo di circa 80mila euro ed ha interessato un’area di 175 metri quadrati, è stato completato in circa due mesi di lavoro ed ha consentito di realizzare due nuovi ambulatori, oltre a un locale per medici e infermieri che permette di controllare visivamente i pazienti nelle due camere attrezzate. Anche questo, dopo la recente inaugurazione delle degenze dei reparti dedicati alla Malattie dell’Apparato Respiratorio e di Medicina Interna II, rappresenta un ulteriore segnale dell’impegno volto a restituire alla comunità modenese e non solo una struttura ancora più efficiente, che si sta rinnovando adeguandosi agli standard più moderni.
La scheda
Centro per lo Studio delle Cefalee
Direttore professor Luigi Alberto Pini
Un’eccellenza attiva dal 1980
Il Centro per lo Studio delle Cefalee dell’Università di Modena e Reggio Emilia è stato istituito nel 1980, presso il Servizio di Tossicologia e Farmacologia Clinica, con delibera della Facoltà di Medicina e Chirurgia; ora è inserito nel Centro di Ricerca Interdipartimentale sulle Cefalee ed Abuso di Farmaci, istituito con DR dell’11-05-2009. Il Centro si configura come una struttura specialistica di secondo livello ed è organizzato in modo da offrire agli utenti quattro tipologie d’intervento: ambulatoriale, day service, day hospital e degenza ordinaria. È uno dei tre centri presenti in Emilia – Romagna riconosciuti dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee come Centri di “eccellenza”.
Al servizio dei cittadini
L’organizzazione è strutturata in modo da rappresentare per il cittadino e il suo medico curante un riferimento specialistico per quanto riguarda le problematiche della diagnosi e della terapia delle cefalee. Nell’ambito della diagnosi e della terapia delle cefalee i medici del Centro svolgono anche attività di consulenza per tutti i reparti, compreso il Pronto Soccorso, dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. Sulla base del giudizio espresso dal medico, i pazienti visitati per la prima volta in consulenza possono essere direttamente presi in carico al Centro. Dall’anno 2004 è stato attivato il day service per i pazienti che richiedono accertamenti diagnostici non in regime di degenza.
L’attività assistenziale in regime di day service, day hospital e di degenza ordinaria si avvale delle risorse del Centro e delle competenze specialistiche presenti in Azienda. In particolare sono stati individuati consulenti e canali privilegiati che consentono una valutazione completa del paziente evitando la parcellizzazione.
Salvo casi urgenti o comunque particolari, durante la degenza i pazienti sono presi in carico dal medico che ha eseguito la prima visita ed ha preso accordi con il curante o i medici del Pronto Soccorso o dei reparti del Policlinico.
Un’esperienza più che ventennale e tecniche all’avanguardia
Il Centro ha una particolare esperienza clinica e scientifica nel trattamento delle cefalee croniche ed associate ad abuso di analgesici. L’approccio a questi pazienti prevede di solito il ricovero per 1-2 settimane. Durante la degenza vengono effettuate terapie di disintossicazione e accertamenti volti a individuare eventuali danni organici da farmaci; viene inoltre definito un programma terapeutico finalizzato a prevenire la cefalea, l’abuso di analgesici e a migliorare la qualità di vita del paziente. Il Centro Cefalee dell’ Azienda Ospedaliero – Universitaria Policlinico di Modena è tra i primi centri a livello italiano ed ha contribuito in modo significativo alla ricerca scientifica nel campo delle cefalee, mettendo a punto protocolli di studio innovativi come l’uso del nabilone e della tossina botulinica nel trattamento delle cefalee. Per l’anno 2013 il Centro Cefalee di Modena è sede organizzativa del progetto Regionale Cefalee – finanziato con fondi del Ministero della Salute – che coinvolge i medici dell’Emilia per un programma di gestione dei pazienti cefalalgici direttamente da parte dei medici di medicina generale.
Sino a oggi l’archivio del Centro conta oltre 27.000 cartelle cliniche di pazienti. Negli ultimi anni l’indice di attrazione – vale a dire percentuale di persone provenienti da fuori provincia – del centro per i pazienti ricoverati è stato elevato e nel 2012 (nonostante le interruzioni di parte delle attività causate dal terremoto) ha raggiunto il 68,6%. Il totale delle visite ambulatoriali è stato 2786 con circa 150 pazienti ricoverati in Day Hospital.