Home Ambiente Meo (Sel-Verdi): “Vietare transito auto e moto guado torrente Tiepido”

Meo (Sel-Verdi): “Vietare transito auto e moto guado torrente Tiepido”

# ora in onda #
...............




gas-di-scarico“Il 5 febbraio 2013 i cittadini residenti in via Cavedole a Portile di Modena hanno segnalato per iscritto al Comune di Modena, alla Provincia e al Servizio Tecnico dei Bacini degli affluenti del Po un intenso transito di auto e mezzi pesanti che, partendo da Strada Castelnuovo Rangone (SP 17), nel centro abitato di Portile, percorrono via Cavedole, strada chiusa che termina contro l’argine del torrente Tiepido, e attraversano abusivamente il corso d’acqua, soprattutto in primavera ed estate quando il livello si abbassa”.

Lo scrive Gabriella Meo (Sel-Verdi) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere se il Servizio Tecnico dei Bacini degli affluenti del Po intenda chiudere fisicamente gli accessi al torrente Tiepido con elementi fissi (serie di panettoni in cemento) o mobili (sbarre apribili) al fine di garantire il passaggio e l’incolumità di pedoni e ciclisti lungo il ponte ciclopedonale e il Percorso Natura. La consigliera, visto che il Percorso del torrente Tiepido è un itinerario esclusivamente ciclo-pedonale, con fondo in ghiaietto stabilizzato, che si sviluppa da S. Damaso di Modena a Colombaro di Formigine, per una lunghezza di 9 chilometri, inaugurato nel 2010, e consente di conoscere e frequentare in modo corretto e rispettoso della natura l’ambiente torrentizio del Tiepido di grande interesse ambientale e paesaggistico, chiede alla Regione di segnalare al Comune di Castelnuovo Rangone questa situazione al fine di adottare gli opportuni provvedimenti di limitazione all’accesso di mezzi motorizzati al torrente Tiepido anche sul proprio territorio comunale.

La consigliera vuole anche sapere se il Servizio Tecnico dei Bacini degli affluenti del Po intenda precedere celermente alla demolizione del guado, al fine di ripristinare la morfologia del torrente, segnalando al contempo la realizzazione dei lavori abusivi alla competente Procura della Repubblica, nel caso non l’abbia già fatto.