Home Cronaca Variante di valico A1: Pm, archiviare inchiesta. Intervento di Defranceschi (M5S)

Variante di valico A1: Pm, archiviare inchiesta. Intervento di Defranceschi (M5S)

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La Procura di Bologna ha depositato richiesta di archiviazione per l’inchiesta – per disastro colposo e frana, a carico di ignoti – sugli effetti degli scavi per realizzare la Variante di valico dell’A1, nella zona di Ripoli. Le indagini nacquero da un esposto di un comitato di residenti. L’avv.Guido Magnisi, che rappresenta la Società Autostrade (possibile parte offesa), ha osservato che ”la richiesta dovrebbe aver fatto proprie tutte le conclusioni della consulenza disposta dal pm”.

“Aspetto di leggere le motivazioni della disposizione di archiviazione, perché certo qualcosa manca all’appello, ovvero: le responsabilità. Un paese frana sotto la costruzione di un’infrastruttura che gli sventra la montagna sotto i piedi, e questo senza aver compiuto studi specifici o indagini geologiche, e la procura archivia il caso? Perché?

Nella relazione del 27 febbraio 2013 gli stessi tecnici scelti dalla procura, l’Ing. Paolo Berry, il Prof. Dott. Luciano Blois e il Prof. Ing. Daniela Boldin, confermavano non solo quanto andiamo affermando da anni – ovvero che i rischi legati allo scavo sono stati ampiamente ignorati e sottovalutati in sede di progetto sia definitivo che esecutivo – ma anche che questi studi avrebbero consentito l’accertamento di un nesso fra gli scavi e la frana.

Stando a quanto dissero: i dati cartografici non sono omogenei e si basano su pochi elementi misurati strumentalmente; la relazione fra scavi e aumento della velocità delle frane è evidente; le modifiche al progetto sono state classificate sotto la ‘sorpresa geologica’ e la recente attività (2010-2011-2012) di segnalazioni, monitoraggio e interventi ‘sembrano concorrere alla stabilizzazione dei movimenti’.

Pochi dati, ma granitici: ci sono degli scavi, c’è una frana, e degli studi che l’avrebbero prevista ed evitata che non sono stati fatti.

Superficialità, noncuranza, irresponsabilità, e la colpa non sarebbe di nessuno? Disastro colposo e frana dunque non sussistono?

Superficialità, noncuranza, irresponsabilità: archiviate.

Evidentemente aveva ragione Gennarino Tozzi, dg di Autostrade, quando disse che “Non è una frana, è il terreno che si muove”. Parafrandolo: “non è colpa di Autostrade, è il paese che si agita”.

Quindi, ora che ci penso, se le responsabilità non ci sono, la frana nemmeno: perché non chiedere agli abitanti di Ripoli i danni per procurato allarme?”

Così Andrea Defranceschi, capogruppo Movimento 5 Stelle Regione Emilia-Romagna.